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Omicidio Mattarella, l’ex prefetto Piritore interrogato dal gip nega depistaggio

I legali dell'ex Prefetto Filippo Piritore hanno preannunciato il ricorso al Tribunale del Riesame

Pubblicato 4 ore fa

L’ex Prefetto Filippo Piritore, arrestato ieri con l’accusa di avere depistato le indagini sull’omicidio di Piersanti Mattarella, è stato interrogato dal gip prima di essere arrestato. L’ex funzionario della Squadra mobile è stato sentito dalla gip Antonella Consiglio, nell’interrogatorio preventivo, come previsto dalla riforma Nordio, e ha respinto tutte le accuse. Già nel settembre del 2024 Piritore, sentito dai pm, aveva negato tutti gli addebiti affermando di non avere fatto sparire il guanto trovato nella Fiat 127 e usata dal killer il 6 gennaio 1980.

“Alcuna resipiscenza ha mostrato Piritore a distanza di oltre quarant’anni dai fatti quando e’ stato esaminato dall’ufficio del pubblico ministero nel settembre del 2024 avrebbe potuto manifestarla con un mero ‘non ricordo’ dato il tempo trascorso. Al contrario Piritore ha voluto fornire indicazioni ulteriormente fuorvianti sulle sorti della prova regina dell’omicidio in pregiudizio di Piersanti Mattarella. Chi opera in tal modo manifesta una pervicacia nella volontà delittuosa che collide con qualsivoglia prognosi favorevole circa il suo futuro comportamento”. Lo scrive il gip di Palermo Antonella Consiglio nella ordinanza di custodia cautelare a carico dell’ex Prefetto Filippo Piritore, arrestato ieri con l’accusa di avere depistato le indagini sull’omicidio di Piersanti Mattarella. Piritore è stato interrogato una settimana fa, nel corso di un interrogatorio preventivo. Secondo il gip Consiglio, Piritore, potrebbe continuare a mentire e a depistare, “cosa che ha fatto dal 1980, giovane poliziotto, e ha continuato a fare ad oggi, sempre tacendo, occultando e quando necessario depistando, chiaramente andando al di la’ della tutela di se’ stesso e della sua posizione”.

 I legali dell’ex Prefetto Filippo Piritore, arrestato ieri con l’accusa di avere depistato le indagini sull’omicidio di Piersanti Mattarella, hanno preannunciato il ricorso al Tribunale del Riesame. Gli avvocati Gabriele Vancheri e Dino Milazzo, che hanno assistito Piritore nel corso dell’interrogatorio preventivo, sostengono che il loro cliente non abbia depistato le indagini, come ritiene invece la Procura guidata da Maurizio de Lucia. 

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