Sono almeno 400 i migranti sbarcati poco fa nel tratto di
mare antistante il castello di Palma di Montechiaro.

Uno sbarco massiccio, a quanto pare organizzato nei minimi dettagli utilizzando una imbarcazione molto grande, sembra una vera e propria “nave madre” che ha riversato a poche centinaia di metri dalla riva l’enorme flusso di esseri umani.

Uno sbarco come pochi, per modalità e numero di migranti, sinora registrato.

Immediatamente sono scattate le ricerche della nave, con la Capitaneria di Porto che sta già perlustrando l’intero tratto di mare nel tentativo di intercettarla, di fatti in mare ci sono due motovedette della Capitaneria una di Licata e una di Porto Empedocle, in mare anche il pattugliatore della guardia di finanza, e le forze di polizia, che hanno già inviato un elicottero. Un gruppo di migranti è già stato rintracciato lungo il territorio ricadente l’area palmese e sono stati radunati ai piedi del Castello.

Decine di migranti sono stati segnalati lungo la strada statale 115 in direzione Agrigento, dove si sono portate già le pattuglie della polizia Stradale. Chiedono acqua agli automobilisti in transito e di salire a bordo delle auto.

Intanto, in contrada “Vicinzina”, sempre in territorio di Palma di Montechiaro è stato ritrovato un barcone di circa 10 metri, a poche centinaia di metri da dove stamattina e’ avvenuto lo sbarco di centinaia di tunisini. Nessuna traccia, invece, della seconda imbarcazione. Resta da chiarire se il natante sia da collegare con lo sbarco odierno tenuto conto che avrebbe potuto trasportare una cinquantina di persone.

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