Agrigento

Porto Empedocle, dopo la rivolta lo Stato risponde: “Non consentiremo violenze” (ft,vd)

Due assessori del Comune di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, sono stati insultati e aggrediti con spintoni e schiaffi da alcuni netturbini che stavano protestando in piazza contro il mancato pagamento di stipendi arretrati. Presi di mira il vice sindaco Salvatore Urso e Giuseppe Sicilia. I disordini si sono verificati quando sono arrivati in […]

Pubblicato 5 anni fa

Due
assessori del Comune di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, sono stati
insultati e aggrediti con spintoni e schiaffi da alcuni netturbini che stavano
protestando in piazza contro il mancato pagamento di stipendi arretrati.

Presi di mira il vice sindaco Salvatore Urso e Giuseppe Sicilia. I disordini si sono verificati quando sono arrivati in città, scortati dalle forze dell’ordine, i mezzi della ditta sostitutiva ingaggiata dal Comune per effettuare un servizio straordinario di rimozione dei rifiuti dopo nove giorni di astensione degli operatori ecologici.

I netturbini hanno prima cercato di impedire che i mezzi dei loro colleghi entrassero in azione, poi si sono scagliati fisicamente contro i due componenti della giunta che erano in strada con spintoni e schiaffi. Sul posto, nella centrale via Roma, sono arrivati molti altri uomini delle forze dell’ordine. “Lo Stato deve intervenire – ha commentato il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina – perchè non è accettabile essere ostaggio di pochi”.

E lo Stato è intervenuto con una riunione straordinaria del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico presieduto dal prefetto di Agrigento, Dario Caputo, presenti il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, il questore Maurizio Auriemma, il comandante dei carabinieri, Giovanni Pellegrino, il comandante della Guardia di finanza, Pietro Maggio ed anche le organizzazioni sindacali con Massimo Raso della Cgil e Maurizio Saia della Cisl. . Da un lato il prefetto si è impegnato a risolvere la questione pagamenti delle spettanze dei netturbini e dall’altro, perentorio ha ammonito: “Non consentiremo a nessuno di minacciare o aggredire, fatto salvo il diritto di manifestare e difendere propri diritti. Lo Stato sarà accanto al Comune di Porto Empedocle nelle operazioni di pulizia della città per il ripristino delle condizioni igieniche. Le forze dell’ordine scorteranno infatti l’azienda sostitutiva nei prossimi giorni per evitate che brutte pagine come quella che è stata scritta stamattina, non si abbiano da ripetere”.

“È chiaro che la città di Porto Empedocle sta
vivendo una situazione difficile dal punto di vista finanziario visto la fase
di dissesto finanziario a questo si ricollegano difficoltà che investono i
problemi legati nel pagamento delle spettanze agli operatori, ma questo non
significa che la città deve essere mandata al degrado, e si verificano questi
tipi di episodi. Ringrazio le forze dell’ordine che stanno lavorando a nostro
fianco, l’amministrazione sta lavorando e si sta sforzando per riuscire a far
ritornare tutto nella norma”
ha concluso il prefetto Caputo. 

Per domani non si sa se la raccolta riprenderà regolarmente.

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