Agrigento

Terapia intensiva e contagi: i numeri covid “che ballano” ad Agrigento

“Lasciane tre, levane quattro, togline otto”: le intercettazioni

Pubblicato 4 anni fa

L’inchiesta della Procura di Trapani sulla presunta alterazione dei dati sui casi covid in Sicilia finisce per “toccare” anche Agrigento. Sono sei complessivamente gli indagati. Per tre di loro sono scattati gli arresti domiciliari: per la dirigente generale del Dipartimento regionale per le Attivita’ sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute della Regione, Maria Letizia Di Liberti; il funzionario della Regione, collaboratore della dirigente, Salvatore Cusimano (figlio di Antonino Cusimano, un consulente tributario e assicuratore di 39 anni, ucciso dalla mafia nell’ottobre 1990 a Castelbuono); e il dipendente della societa’ Pricewaterhousecoopers Public Sector srl, che si occupa della gestione informatica dei dati dell’assessorato, Emilio Madonia. Gli altri indagati, non raggiunti da misure cautelari, sono l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, che ha presentato le dimissioni; Ferdinando Croce, vicario capo gabinetto dell’assessore; e Mario Palermo, Direttore del Servizio 4 del dipartimento. Contestati i reati di falso materiale e ideologico in concorso.

 Gli ultimi due (in ordine di tempo) episodi cristallizzati nella provincia di Agrigento dagli inquirenti risalgono al 2 gennaio 2021 e al 6 marzo 2021. 

Nel primo caso gli inquirenti intercettano una conversazione tra la dirigente generale Maria Letizia Di Liberti e il dipendente dell’Asp di Palermo, Giuseppe Rappa. L’oggetto della discussione è l’analisi dei dati dei ricoveri ordinari e di terapia intensiva odierni. Nel conteggio dei casi odierni Rappa le rappresenta, tra l’altro, di aver avuto comunicazione di un ulteriore caso ad Agrigento, in terapia intensiva, ma concordano di lasciare il valore odierno di +3 e caso mai, se domani non avranno alcun decesso, dovranno comunicare +4.

Di Liberti: “Chiama solo Partinico e vedi dai… che chiamo io qua… eh… Agrigento hai chiamato?”
Rappa: “Si, si ho chiamato e mi hanno confermato qua… anzi, Agrigento mi aveva detto che hanno un altro in più in terapia intensiva si”
Di Liberti: “Quattro si…
Rappa: “
Lei ha detto: lasciamo tre (ride)… però domani… domani molto probabilmente se non muore nessuno dalla terapia intensiva saranno quattro…”

Il 6 marzo 2021 viene invece registrata una conversazione tra il dirigente regionale Di Liberti e Cusimano in merito ai riscontri dei dati per la provincia di Palermo. Secondo gli inquirenti “entrambi “architettano” di togliere qualche dato dalle altre Province in modo tale da far scendere il dato al di sotto dei 600 casi positivi. Infatti, alla fine della conversazione, concordano di comunicare 592 casi positivi e di incrementare 3.000 tamponi in più.” Ed è quello che realmente appare nel bollettino regionale di quel giorno. 

Di Liberti: “Allora Palermo non lo tocchiamo, levane 4 contati da qualche parte”
Cusimano: “E dove? Ad Agrigento? Catania no perché siamo sempre indietro, Messina siamo indietro, Agrigento e Ragusa posso togliere”
Di Liberti: “Allora, aspetta, questi che mi hai aggiunto che sono?”
Cusimano: “Te l’ho fatto per categorie, quindi per capire se ci sono migranti, ma migranti non ne vedo io. Queste sono le categorie e te l’ho fatto pure per comune, così tu sai i positivi dove li stiamo mettendo, per domicilio, residenza e comune, io più di questo non so che fare”
Di Liberti: “No questo va bene….. possiamo fare o Catania 76, o Agrigento 55, ma proprio 3”
Cusimano: “Ah, per non fare 600?”
Di Liberti: “Eh”
Cusimano: “Ho capito. Vabbè ce ne tolgo 3 ad Agrigento, che dici?”
Di Liberti: “Ad Agrigento …inc… 58…..”
Cusimano: “Perché sono 3 che forse sono migranti…..”
Di Liberti: “Vabbè, fai così, su Agrigento che è meglio”
Cusimano: “E ti ci metto 2000 tamponi? Quindi glieli posso girare i dati così loro poi li controllano? Vabbè, allora gli dico che oggi sono questi, se loro mi riscontrano criticità domani li togliamo. Più di questo non posso fare….”
Di Liberti: “Va bene. Siccome non te l’ha detto chi sono, quindi…..”
Cusimano: “No, ma lui non è in grado, io gli mando i “curti”, gli sto mandando tutte cose, “curt”.”
Di Liberti: “Vabbè, vabbè, fai tipo 7 su Agrigento”
Cusimano: “7? Quanto?
Di Liberti: “E’ 58? Quant’è?”
Cusimano: “Sono 53”
Di Liberti: “Allora 8 e fai 45”
Cusimano: “Ok, così vengono 592”
Di Liberti: “Appunto”
Cusimano: “Ok, quindi tolgo 8 e te lo rimando con 2.500 tamponi? Quanto ne vuoi. Quindi te lo rimando e 2.500 in più?”
Di Liberti: “3.000 in più, quanto erano 30.000 … si si va bene..”

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