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Tragico schianto tra Naro e Campobello di Licata: morto 19enne

Il bilancio è pesantissimo: un morto e sette feriti

Pubblicato 2 anni fa

Ancora sangue sulle strade agrigentine. Un 19enne originario di Canicattì ma residente a Campobello di Licata – Angelo Scardaci – è deceduto in seguito ad un violento scontro tra due automobili lungo la strada statale 123 tra Naro e Campobello di Licata. Il giovane, che non era alla guida, si trovava a bordo della vettura insieme ad altri tre amici, due ragazzi e una ragazza. 

Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente ma, forse durante una manovra di sorpasso, si è verificato il violento impatto con altre due auto: una Fiat Punto, guidata da un 27enne di Licata, e una Opel Corsa con a bordo un’intera famiglia, padre, moglie e due figlie. Sul posto, oltre i soccorritori, anche i carabinieri della Compagnia di Licata. 

Il 19enne è stato trasferito immediatamente all’ospedale San Giacomo d’Altopasso dove è deceduto poco dopo per le gravi ferite. Gli altri feriti, sette in tutto, non sarebbero in pericolo di vita. 

Così il sindaco di Campobello di Licata, Giovanni Picone: “Triste risveglio per noi campobellesi. Stanotte in un tragico incidente stradale, che ha visto coinvolti diversi ragazzi, è venuto a mancare una giovane vita. Sono vicino alla mamma, al papà e a tutta la famiglia in questo momento di immenso dolore. Sono vicino anche agli altri ragazzi che sono rimasti feriti.”

Così il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara: “Pur trovandomi fuori sede per un impegno di natura familiare, sono stata raggiunta dalla tragica notizia del sinistro stradale occorso in territorio di Naro e ha provocato la morte di un giovanissimo, originario di Campobello di Licata ed il ferimento di altri sette passeggeri. Sono veramente sconvolta all’idea che ancora una volta le nostre strade si siano macchiate di sangue di vittime innocenti a causa dell’ennesimo incidente stradale. Porgo alle famiglie colpite dalla tragedia, i sensi della mia umana vicinanza e mi impegno ad adoperarmi per la messa in opera di un misuratore elettronico di velocità che possa servire da deterrente all’alta velocità e scongiurare altri simili eventi.”

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