Catania

Duplice delitto dell’agrumeto: fermato un altro custode (ft)

Su delega  della Procura della Repubblica di Siracusa, la Polizia di Stato, Squadra Mobile di Siracusa e Commissariato di P.S. di Lentini, ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nella notte del  16.2.2019 a carico di: Luciano Giammellaro, 71 anni di Catania poiché gravemente indiziato degli omicidi volontari di Massimiliano […]

Pubblicato 4 anni fa

Su delega  della Procura della Repubblica di Siracusa, la Polizia di Stato, Squadra Mobile di Siracusa e Commissariato di P.S. di Lentini, ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nella notte del  16.2.2019 a carico di: Luciano Giammellaro, 71 anni di Catania poiché gravemente indiziato degli omicidi volontari di Massimiliano Nunzio Casella, 47 anni e di Vincenzo Agatino Saraniti, 19 anni, del tentato omicidio di Gregorio Signorelli, 36 anni, nonché del porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, in concorso con Giuseppe Sallemi, 42 anni.

Il
provvedimento restrittivo è stato emesso sulla base di indagini
coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa ed eseguite dalla Squadra
Mobile di Siracusa e dal Commissariato P.S. di Lentini, avviate a seguito del
grave fatto omicidiario occorso la notte tra il 9 e il 10 febbraio.

Di seguito all’esecuzione del fermo
di  indiziato di delitto a carico del Giuseppe
Sallemi avvenuto il 10 febbraio scorso per il duplice omicidio di Massimiliano
Nunzio Casella e  di Vincenzo Agatino
Saraniti, nonché del ferimento di Signorelli, provvedimento giudiziario emesso
dalla Procura della Repubblica Distrettuale di Catania e dalla Procura della
Repubblica di Siracusa ed eseguito dalle Squadre Mobili di Catania e Siracusa,
le indagini proseguivano allo scopo di delineare compiutamente la vicenda.

In
particolare, gli investigatori a seguito anche dell’analisi di Polizia
Scientifica del teatro dell’evento criminoso, nonché delle prime risultanze
fornite dal medico legale, hanno avuto modo di acquisire elementi tali da far
presumere come il Sallemi non avesse potuto agire da solo nell’esecuzione
dell’azione delittuosa, così cruenta e letale nei confronti dei soggetti che si
erano recati nella zona per  rubare
arance mature.

Pertanto  la tempestiva attività di indagine avviata a
seguito dell’arresto del Sallemi condotta  dalla Squadra Mobile di Siracusa e dal
Commissariato di P.S. Lentini, coordinata dalla Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Siracusa ha portato al fermo di indiziato di delitto a carico
del Luciano Giammellaro, poiché gravemente indiziato dei reati di duplice
omicidio e tentato omicidio, in concorso con Giuseppe Sallemi.

In
particolare, il provvedimento giudiziario scaturisce dalle dichiarazioni rese
dall’unico superstite del triplice ed efferato agguato, il quale dava agli
investigatori una descrizione precisa e puntuale degli eventi occorsi nella
notte tra il 9 e il 10 febbraio 2020. Nello specifico riferiva che quella notte
lo stesso, mentre si trovava coi due deceduti per compiere un furto di arance
nelle campagne di Lentini a confine con Scordia, veniva raggiunto dal Sallemi e
da un altro soggetto che quest’ultimo chiamava Luciano che effettuavano
attività di guardiania per i terreni della zona. I due soggetti  esplodevano diversi colpi di fucile contro i
tre attingendo a morte il Casella e il Saraniti e ferendo gravemente il Signorelli.
Il racconto della vittima superstite, unitamente ad altre dichiarazioni
preziose rese dai proprietari terrieri del luogo teatro dei fatti raccolte dal
personale operante che ha condotto le indagini, nonché dei familiari delle
vittime, permettevano di identificare compiutamente il Luciano nel citato Luciano
Giammellaro, nonché a delineare il contesto dell’abusiva attività di guardiania
che si svolge in quella zona agricola, che veniva svolta dal Sallemi in
compagnia del Giammellaro, quest’ultimo, diversamente dal primo, non legato da
alcuna dipendenza lavorativa con le aziende agricole della zona e formalmente
mero pensionato.

Pertanto, sulla
base del quadro probatorio acquisito, gli investigatori avviavano le ricerche
del  Giammellaro che veniva rintracciato dagli
operatori, coadiuvati da personale del Commissariato di Augusta, in località
Brucoli presso l’abitazione di conoscenti.

Accompagnato
presso gli uffici del Commissariato di Lentini, espletate le formalità di rito,
Luciano Giammellaro è stato condotto presso il carcere di Cavadonna Siracusa,
in attesa di convalida del fermo da parte del Gip presso il Tribunale di
Siracusa.

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