Campobello di Licata

Da Agrigento a Campobello di Licata il contesto urbano rivitalizzato

Bocciare l’immobilismo: ancor oggi è questa la parola d’ordine del tandem Silvio Benedetto-Silvia Lotti

Pubblicato 2 anni fa

Recuperare la memoria e rivitalizzare i luoghi abbandonati. Sembra essere questo l’intento che si sono proposte Agrigento e Campobello di Licata.

Ad Agrigento venerdì prossimo nel dimenticato quartiere di Cannameli che balzò agli onori della cronaca qualche anno fa, si proporrà un omaggio a Fela Kuti il re dell’afrobeat con la  presentazione  del libro “Fela, questa bastarda di una vita”  cui seguirà un dialogo tra Roberto Bruccoleri e Antonio Puglia che, a sua volta, ha selezionato anche brani di musica afrobeat  da offrire ai convenuti.

Bocciare l’immobilismo, ancor oggi è questa la parola d’ordine  del tandem Silvio Benedetto-Silvia Lotti che nel contesto urbano di Campobello di Licata trascinano ed entusiasmano i pittori amici ad eseguire insieme a loro opere anche nelle strade. Benedetto insieme ad altri operatori culturali di volta in volta invitati con le loro diverse discipline oltre ad avere realizzato opere pubbliche di indubbio valore, ha continuato a curare anche incontri teatrali, incontri d’arte e di cultura; ed è  stato così che Campobello ha conseguito una ben meritata nomina di ‘Città d’arte’. Sempre attivissimo, il maestro Benedetto continua tutt’oggi queste attività con Silvia Lotti, la quale ha anche creato recentemente pregiati mosaici (ampliamento dei preesistenti) nella Villa XXV Aprile.

Ed è proprio questa ventata di proposte artistiche che ha originato, negli anni, un avvicinamento alla pittura  di giovani e giovanissimi provenienti anche da altre città vicine. Una sollecitazione dei “Silvi” che ha indotto giovani e adulti a riunirsi a Campobello di Licata, questa mattina, per dipingere e disegnare nel quartiere dei ‘bocciofili’, ancora una volta in dialogo con la gente.

Una presenza continuativa con colori ed entusiasmo tesa ad animare non solo momenti difficili legati alle realtà locali ma anche strade dove tante case non hanno oggi abitanti, in una città come tante altre dove tanti giovani sono costretti ad emigrare dal proprio luogo nativo.

Il recuperare memorie e rivitalizzare i luoghi stamattina nel quartiere “Stazzone” di Campobello di Licata ha richiamato l’attenzione su un campetto di bocce, silenzioso negli ultimi anni e attorniato di bellissimi alberi, reso di nuovo agibile per l’occasione da alcuni maturi amatori bocciofili che, chiamati, hanno risposto con il loro entusiasmo insieme a quello del gruppo intergenerazionale di pittori composto da Calogero Alaimo, Diego Alù, Desireé Brunetto, Patrizia Di Natale, Maria Falsone, Giuseppe Manganello, Angelo Monachello, che hanno iniziato a dipingere insieme ai “Silvi”.

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