In onda il secondo appuntamento con “Si dice Belìce – Futtitinni”
Nel secondo episodio “L’Assaggino” , con il duo comico Antonio Pandolfo e Alessandro Gandolfo
Oltre 500.000 mila visualizzazioni hanno accolto sul web l’uscita del primo episodio di “Si dice Belìce – Futtitinni”, la nuovissima travel comedy prodotta da Uni.cas.r.l. e G.a.l. Valle del Belìce, che ha esordito l’1 settembre con la pubblicazione online del primo video-episodio, dedicato al comune di Montevago (Ag).
Nell’episodio, intitolato “L’Assaggino” , il duo comico Antonio Pandolfo e Alessandro Gandolfo, nelle vesti il primo di un simpatico ed ironico siciliano e l’altro di un milanese in vacanza un po’ impacciato, hanno portato il pubblico a spasso tra i ruderi della vecchia Montevago ma anche tra vigneti ed uliveti. Risorse che permettono a questo borgo di essere oggi emblema di un Belìce custode del passato e al contempo luogo di eccellenze enogastronomiche come vino, olio e formaggi.
Ma l’obiettivo del G.a.l. Valle del Belìce e della produzione è stato fin dall’inizio quello di raccontare, con leggerezza e senza orpelli, la varietà di questo territorio sotto diversi punti di vista. E così dalle risorse enogastronomiche di Montevago, i due simpatici protagonisti passano alla vicina Santa Margherita di Belìce (Ag) con un episodio che si intitola “La Cultura” online dall’8 settembre. Si, perché a Santa Margherita di Belìce, i due si incontreranno all’interno del Palazzo Filangeri- Cutò, sede del Parco del Gattopardo, e il siciliano Antonio porterà il turista milanese che vuol leggere un libro a fare un viaggio direttamente “dentro” un libro ossia nel Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che i due esplorano attraverso i cimeli e le cere custoditi nell’omonimo Museo.
Anche in questo episodio non possono mancare le golosità tradizionali ed è per questo che, tra una cosa e l’altra, i due personaggi si imbattono in un invitante vassoio di deliziose “siringate”, il dolce tipico di Santa Margherita di Belìce che ha ricevuto il riconoscimento di Borgo Genius Loci De.co quale custode dell’identità territoriale.
Il linguaggio è quello della prima puntata: semplice, diretto, onesto e ironico. Il Belìce di oggi, archiviata la narrazione del sisma del 1968, si racconta come luogo di rinascita dove, non tutto è perfetto ma tutto è autentico, dove la natura, la gastronomia, le strade e i paesaggi sono esperienza di comunità non avvezze al turismo di massa ma che sanno offrire il meglio di se stesse, ciascuna con una peculiarità che le rende uniche.
E al racconto, allegro e sincero, contribuiscono anche le colonne sonore che sono state realizzate dalla band Erberomantiche, composta da musicisti di Santa Margherita di Belìce e da Francesco Prestigiacomo, collaboratore di Lello Analfino e produttore musicale.
Dopo la passeggiata gattopardiana a Santa Margherita di Belìce, il terzo episodio porterà a Partanna con “Il mal di testa” (in uscita lunedì 15 settembre) e alla Riserva Naturale foce del fiume Belice con “Il treno” (online lunedì 22 settembre). Centrato, dunque, l’obiettivo del Gal Valle del Belìce, diretto da Alessandro La Grassa, di raccontare in modo diverso questo angolo speciale di Sicilia sfruttando la forza del web per arrivare ad pubblico vasto ed eterogeneo, alla ricerca di quel turismo esperienziale che nella Valle del Belìce è realtà.
Il secondo episodio è online dall’8 settembre sul sito web www.galvalledelbelice.it, su YouTube, Facebook, Instagram e TikTok.