Cultura

Siculiana, una mostra celebra i 100 anni degli Amici della Musica

L’iniziativa intende rendere omaggio alla memoria del barone Francesco Agnello che per lunghi anni ha fatto di palazzo Agnello la sede di un cenacolo intellettuale di respiro internazionale

Pubblicato 2 ore fa

Nell’ambito del calendario delle iniziative natalizie, Siculiana si riappropria di una delle pagine più prestigiose della sua storia culturale. Sabato 20 dicembre, alle ore 17:30, le storiche sale di palazzo Agnello apriranno le porte per l’evento “Radici, ricordi, racconti”, una mostra dedicata ai cento anni dell’Associazione Siciliana Amici della Musica, promossa dal Comune con il contributo del Libero Consorzio di Agrigento.

L’iniziativa intende rendere omaggio alla memoria del barone Francesco Agnello, storico presidente dell’associazione, che per lunghi anni ha fatto di palazzo Agnello la sede di un cenacolo intellettuale di respiro internazionale. A fare gli onori di casa sarà il sindaco di Siculiana, Giuseppe Zambito, che illustrerà il passaggio e la permanenza degli ospiti illustri che hanno reso celebre questo luogo: dai letterati Alberto Moravia, Dacia Maraini ed Enzo Siciliano, all’attrice Monica Vitti, fino al celebre autore del Gattopardo Giuseppe Tomasi di Lampedusa e al compositore tedesco Karlheinz Stockhausen e tanti altri.

Il momento inaugurale vedrà il contributo di esperti che ricostruiranno il prestigio di quegli anni e l’importanza di palazzo Agnello come motore di promozione artistica: Giuseppe Zambito, sindaco di Siculiana; Giuseppina Parisi, vicepresidente di BCsicilia sede di Siculiana; Calogero Lino, docente presso il liceo musicale di Agrigento; Milena Mangialaviti, presidente dell’Associazione Siciliana Amici della Musica.

“Con questa iniziativa – dichiara il sindaco Giuseppe Zambito – vogliamo restituire alla memoria collettiva un periodo di immenso valore per la nostra comunità. Palazzo Agnello non è solo un edificio storico, ma il simbolo di una Siculiana che ha saputo dialogare con i più grandi intellettuali del secolo scorso. Riaprire queste stanze con una mostra che parla di eccellenza, musica e bellezza è il modo migliore per celebrare un Natale di rinascita, onorando le radici che continuano a nutrire la nostra identità culturale”.

Un’esperienza tra storia e sapori, la serata si concluderà con un’immersione nelle atmosfere dei salotti d’epoca: il percorso tra i documenti e i ricordi sarà arricchito da momenti musicali con il violinista Giorgio Gagliano e da una degustazione di pasticcini e rosolio, riproponendo lo stile dell’accoglienza che per decenni ha caratterizzato la dimora del barone Agnello.

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