Favara, madre e figlio morti in casa: sequestrata la pistola
Verra', adesso, inviata al Ris di Messina per le analisi di rito
La pistola revolver 357 magnum, con matricola abrasa, che Angelo Maria, operatore scolastico di 51 anni, avrebbe utilizzato per uccidere la madre Antonia Volpe, pensionata di 84 anni, e poi per spararsi alla tempia, e’ stata sequestrata dai carabinieri della sezione Operativa della tenenza di Favara e verra’, adesso, inviata al Ris di Messina per le analisi di rito.
Sequestrati anche i sei proiettili, di cui due esplosi. Le investigazioni dei militari dell’Arma, coordinati dal comandante della compagnia di Agrigento, il maggiore Marco La Rovere, e della Procura non si fermano. Si sta cercando di capire, continuando a sentire familiari e conoscenti di madre e figlio in che contesto possa essere maturato l’omicidio premeditato con conseguente suicidio.
Importanti, per provare a fare chiarezza, dovrebbero essere state le dichiarazioni dell’altro figlio dell’anziana, nonche’ fratello del suicida: un imprenditore edile di 46 anni. A trovare le salme dei congiunti, ieri sera, e’ stato lui.