Favara

Medico favarese accusato di abusi sessuali: ordine dei medici parte civile

L’Ordine dei medici di Palermo, patrocinato dall’avvocato Mauro Torti, si e’ costituito parte civile nel processo contro C.S., un giovane medico specializzando in Radiologia al Policlinico Giaccone di Palermo originario di Favara, nell’Agrigentino, accusato di avere abusato sessualmente di una sua collega corsista. Lo rende noto il presidente Toti Amato. L’indagato, dallo scorso agosto, e’ […]

Pubblicato 4 anni fa

L’Ordine dei medici di Palermo, patrocinato dall’avvocato Mauro Torti, si e’ costituito parte civile nel processo contro C.S., un giovane medico specializzando in Radiologia al Policlinico Giaccone di Palermo originario di Favara, nell’Agrigentino, accusato di avere abusato sessualmente di una sua collega corsista.

Lo rende noto il presidente Toti Amato. L’indagato, dallo scorso agosto, e’ agli arresti domiciliari e sara’ giudicato il prossimo marzo con rito abbreviato dal gup di Palermo, Rosario Di Gioia. “Una violenza inaudita doppiamente grave, visto che si tratta di un medico – sottolinea il presidente Amato -. L’Ordine dei medici che rappresento anche questa volta ha deciso di costituirsi parte civile contro C.S., come ha gia’ fatto in passato e continuera’ a fare per tutti i processi che vedono coinvolti medici, anche quando sono loro a commettere un reato. Lavoriamo da anni per la tutela di una nobile professione e ne pretendiamo il rispetto soprattutto da chi la esercita. Lo facciamo attraverso una rete di sostegno concreto e un lavoro di denuncia, di informazione, di ascolto e di assistenza legale”.

“Tra l’altro – aggiunge Amato – C.S. oltre ad agire lucidamente ha pensato anche di rimanere impunito, tanto da chiedere scusa alla sua collega con ripetuti messaggi. E dopo avere confessato di avere abusato ripetutamente della dottoressa, come scrive l’avvocato Valentina Castellucci, che assiste la specializanda, il medico precisava ‘di essere di buona famiglia, quasi questa fosse un’attenuante, e di essere pronto a risarcire il danno con 5000 euro’. Dichiarazioni che denotano la mancanza assoluta di metabolizzazione corretta di quanto ha fatto”.

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