Si svuota canalone alla ricerca di Marianna, la famiglia: “Non ci risulta nessuna raccolta fondi”
Ultimata questa fase i tecnici di Aica utilizzeranno un robot che attraverserà tutta la fognatura per cercare la donna
Le ricerche a Favara continuano senza sosta, ma purtroppo ancora non è stata ritrovata Marianna Bello, la donna, madre di tre figli, scomparsa durante il violento nubifragio del 1° ottobre.
Dopo il ritrovamento della sua giacca nell’area del depuratore di Burgialamone, le squadre stanno lavorando giorno e notte con mezzi speciali, unità cinofile e droni, sia sulla terraferma che in mare. In azione in questo momento anche i tecnici di Aica, che con una pompa idrovore stanno svuotando il canalone della fognatura, che parte dallo snodo di via Salinari fino al depuratore, per introdurre un robot e cercare all’interno della stessa la donna, che sembra essere stata inghiottita dalle acque. Tra qualche ora entreranno in azione l’unità cinofila dei Carabinieri di Firenze, due pastori tedeschi specializzati nella ricerca di cadaveri e sostanze ematiche.
Intanto la famiglia di Marianna Bello ci riferisce che “non abbiamo richiesto alcuna donazione né siamo a conoscenza di iniziative di questo tipo riferite alla brutta situazione in qui ci troviamo e viviamo. Al momento non ci risulta alcuna raccolta fondi o contributo economico a nostro nome o a noi collegato.
Se è stato fatto, è solo sciacallaggio per approfittarsi della situazione”.