Giudiziaria

“Avevo un uccello..il giorno che cantava è morto”, la lite e le minacce: come nasce l’indagine Omnia

Un episodio apparentemente privo di qualsiasi collegamento con l’attentato incendiario che si rivelerà invece decisivo: è la genesi dell’intera inchiesta

Pubblicato 2 mesi fa

È il 30 gennaio 2024 ed è passata appena una settimana dal maxi incendio al deposito di rifiuti della ditta Omnia. I vigili del fuoco sono ormai in azione da diversi giorni e la nube tossica opprime la città di Licata a tal punto da costringere il sindaco a chiudere le scuole in via precauzionale. A poco più di venti chilometri di distanza, in un appartamento a Campobello di Licata, scoppia una lite tra due coniugi e i carabinieri intervengono sul posto. Un episodio apparentemente privo di qualsiasi collegamento con l’attentato incendiario che si rivelerà invece decisivo. I militari entrano in casa per un litigio tra marito e moglie e ne escono con una informazione preziosa: i nomi dei presunti autori dell’attentato. È la genesi dell’intera inchiesta che questa mattina ha portato all’arresto di tre persone, ritenute responsabili del rogo, e fatto luce su uno spaccato di macro e micro criminalità tra Licata, Ravanusa e Campobello di Licata. https://www.grandangoloagrigento.it/apertura/operazione-antidroga-nellagrigentino-14-misure-cautelari

Tutti i protagonisti vengono così intercettati: conversazioni e traffico telefonico, di giorno in giorno, ricostruiscono un intricato puzzle che consegna nomi e cognomi agli inquirenti. Gli indagati sentono il fiato sul collo e, quando vengono convocati per i primi interrogatori, cominciano le minacce.

Le prime sono indirizzate proprio alla donna che aveva parlato: “Io già mi sto arrabbiando già che mi stai dicendo così ..Ou, io ti posso dire una cosa, avevo un uccello che si chiamava Whisky… Il giorno che cantava è morto..Povero uccello…”. La donna deve capire che non conviene “cantare” e così viene convocata nel parcheggio del cimitero. Quello che succede, almeno secondo quanto emerge dalle intercettazioni, lo racconta proprio uno degli indagati: “Io ti piglio … ho detto … io sono capace che mi accollo tutte le cose io, però gli dico che c’eri anche tu con me e ci siamo andati solo io e te, però ti impicco … è diventata bianca come la “cerasa”. Rabbia e paura della donna vengono registrate in un successivo colloquio con il compagno: “Domani si ragiona, me ne sono venuti quattro cristiani no due, mi volevano impiccare a me al cimitero?”

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