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Cammarata, maresciallo a processo per peculato: “Si è intascato i soldi della cauzione”

Nuova udienza del processo a carico dell’ex maresciallo e comandante della stazione dei carabinieri di Cammarata Gerardo Pellegrino accusato di peculato, falso e occultamento di atti.  Il maresciallo è finito a giudizio, disposto dall’allora Gup del Tribunale di Agrigento Alfonso Malato, in seguito alla denuncia di Alfonso Galeone a cui era stata sequestrata l’auto, una […]

Pubblicato 5 anni fa

Nuova udienza del processo a carico dell’ex maresciallo e comandante della stazione dei carabinieri di Cammarata Gerardo Pellegrino accusato di peculato, falso e occultamento di atti. 

Il maresciallo è finito a giudizio, disposto dall’allora Gup del Tribunale di Agrigento Alfonso Malato, in seguito alla denuncia di Alfonso Galeone a cui era stata sequestrata l’auto, una Renault Clio, risultata essere scoperta di assicurazione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il carabiniere si sarebbe fatto consegnare 580 euro dal Galeone quale cauzione per consentire l’accesso alla procedura di demolizione dell’auto posta sotto sequestro attestando falsamente l’avvenuto versamento. 

Questa mattina, davanti il collegio di giudici presieduto da Gianfranca Claudia Infantino – con a latere i giudici Katia La Barbera e Giuseppa Canino – il racconto della persona offesa: “Sono andato in caserma e ho incontrato il maresciallo Pellegrino e gli consegnai 480 o 580 euro dicendomi che avrebbe risolto il problema del verbale una volta demolita l’auto. Cosa che avvenne dopo una settimana circa. Dopo qualche tempo mi arrivò una cartella esattoriale da Riscossione Sicilia che mi chiedeva circa 3 mila euro. Quando tornai in caserma per chiedere la parte dei soldi che avevo versato il maresciallo non c’era più e decisi di denunciarlo”. 

L’imputato è difeso dall’avvocato Salvatore La Longa. Si torna in aula il 20 maggio per l’escussione di due testi della difesa.

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