Agrigento

Duty Free, responsabile ufficio legale “difende” gli imputati in aula

Una testimonianza complessa, durata oltre due ore, in cui non sono mancati momenti di tensione e imbarazzo. E’ ripreso ieri mattina, davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Angela Wilma Mazzara, il processo (rito ordinario) scaturito dall’operazione della Guardia di Finanza “Duty Free” e che vede sul banco degli imputati 12 […]

Pubblicato 5 anni fa

Una testimonianza complessa, durata oltre due ore, in cui non sono mancati momenti di tensione e imbarazzo. E’ ripreso ieri mattina, davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Angela Wilma Mazzara, il processo (rito ordinario) scaturito dall’operazione della Guardia di Finanza “Duty Free” e che vede sul banco degli imputati 12 persone accusate, a vario titolo, di essere al centro di un sistema caratterizzato da tangenti e regalie in cambio di “aiuti” all’Agenzia delle Entrate. 

Ieri mattina è comparso sul banco dei testimoni Filippo Spoto, direttore dell’ufficio legale dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento. Rispondendo alle domande del pm Emiliana Busto Spoto ha, di fatto, difeso alcuni degli imputati coinvolti: “Tascarella, essendo un funzionario di sesto livello, non aveva il ruolo per poter trattare pratiche del genere” – ha dichiarato in un momento dell’udienza.

La sanzione tributaria è stata annullata perché – dichiara Spoto – l’avremmo persa. Magari non subito ma non sarebbe stata confermata in tutti i gradi di giudizio”

Gli imputati sono dodici e le accuse mosse sono quelle di corruzione, truffa e abuso d’ufficio. Nello stralcio abbreviato del processo vi erano state 8 assoluzione, tra cui quella dell’ormai ex presidente di Girgenti Acque Marco Campione e del direttore dell’Agenzia delle Entrate Pasquale Leto, e tre condanne. 

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