Giudiziaria

“Esami mai svolti e lezioni pilotate”, preside e altri 16 chiedono di patteggiare 

Entra nel vivo l’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta sull’istituto paritario “Athena” di Agrigento

Pubblicato 2 settimane fa

Entra nel vivo l’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta sull’istituto paritario “Athena” di Agrigento. Diciassette dei trenta imputati hanno chiesto questa mattina di patteggiare una condanna tra i dodici e i quindici mesi di reclusione per evitare così un vero e proprio processo a loro carico. Tra loro vi è anche il preside della scuola Angelo Sciandra, ritenuto dagli inquirenti il personaggio chiave dell’intera indagine. Tutti gli altri imputati, ad esclusione di qualcuno che potrà ancora chiedere riti alternativi, andranno all’ordinario. La procura di Agrigento, lo scorso ottobre, ha chiesto il rinvio a giudizio di 30 persone tra preside, insegnanti e studenti. Le accuse, a vario titolo, sono falsità materiale commessa da pubblico ufficiale e falso in atto pubblico in concorso. 

Oltre al preside Sciandra, dunque, altri 16 hanno chiesto di patteggiare: si tratta di Gerlando Cacciatore, 65 anni, di Joppolo Giancaxio; Danila Di Carlo, 47 anni, di Petralia Sottana; Giovanna Sciandra, 43 anni, di Agrigento; Anna Costa, 45 anni, di Favara; Erika Tortorici, 46 anni, di Agrigento; Lucia La Piana, 32 anni, di Mussomeli; Ugo Adamo, 56 anni, di Aragona; Daniela Alaimo, 38 anni, di Favara; Rosetta Albanese, 33 anni; Valeria Borsellino, 44 anni, di Ribera; Lucia Chiazzese, 48 anni, di Palermo; Roberta Librici, 34 anni, di Raffadali; Marta Marotta, 28 anni, di Raffadali; Alessandro Puglia, 45 anni, di Santo Stefano Quisquina. 

Questi gli altri imputati (tra cui anche l’attuale presidente del consiglio comunale di Agrigento in qualità di docente della scuola paritaria): Giuseppe Burgio, 24 anni, di Raffadali; Dino Castronovo, 53 anni, di Agrigento; Samuele Castronovo, 47 anni, di Agrigento; Giovanni Civiltà, 48 anni, di Agrigento; Katja Costanza, 47 anni, di Casteltermini; Giada D’Angelo, 47 anni, di Agrigento; Giovanni Di Liberto, 54 anni, di Palma di Montechiaro; Carmela Fragapane, 47 anni, di San Biagio Platani; Giuseppe Gentile, 40 anni, di Raffadali; Martino Vincenzo Gozzi, 61 anni, di Agrigento; Giuseppe Greco, 35 anni, di Palma di Montechiaro; Anna Sanfilippo, 36 anni, di Palma di Montechiaro; Rossana Taibi, 40 anni, di Racalmuto; Ignazio Valenti, 38 anni, di Agrigento; Salvatore Fragapane, 33 anni, di Raffadali. 

Per tutti l’udienza riprenderà il prossimo 13 maggio davanti il giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Miceli. Al centro dell’inchiesta l’istituto paritario Athena di Agrigento guidato dal preside Angelo Sciandra, ritenuto il personaggio chiave. Sei anni di indagine della Digos caratterizzate da intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti e anche sistemi di videosorveglianza installati nell’istituto scolastico. Una delle contestazioni riguarda lo svolgimento dell’esame di ammissione alla classe V il 19 agosto 2017: per gli inquirenti in quella data non soltanto non ci sarebbe mai stata nessuna prova ma gli studenti ammessi non avrebbero neanche avuto i requisiti necessari per parteciparvi. La procura di Agrigento contesta anche – tra maggio e giugno 2017 – la falsificazione dei registri di classe dei corsi di ragioneria. Per gli inquirenti, in particolare, sarebbe stato attestato “in modo irregolare e non corrispondente alla verità la presenza di docenti e discenti presso le aule di lezione per l’intera durata dei corsi”. 

Nel collegio difensivo gli avvocati: Antonino Gaziano, Francesco Iacono, Davide Casà, Silvana Calà, Angelo Farruggia, Daniela Posante, Gaetano Gucciardo, Francesco Carrubba, Arnaldo Faro, Giuseppina Castronovo, Roberto Sardella, Anna Salvago, Santo Lucia, Stefano Catuara, Grazia Marchese e Pietro Maragliano. 

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