Giudiziaria

Noto, incendiarono casa e morì 36enne: fermate due persone

L'episodio si e' verificato il 15 febbraio

Pubblicato 2 anni fa

Gli agenti di polizia di Noto hanno emesso un fermo per due uomini, di 25 e 27 anni, ritenuti responsabili, in concorso, dell’incendio in una casa in ronco Bracciano a Noto, costato la vita ad un 36enne. Si tratta di Marco Accardio e del cognato Salvatore Cannata, assistiti ddall’avvocato Antonio Meduri.

L’episodio si e’ verificato il 15 febbraio scorso ed i primi ad arrivare sul posto erano stati i poliziotti che hanno rinvenuto il cadavere. Secondo quanto ricostruito, l’uomo era rientrato a casa dopo aver partecipato ad una festa di compleanno e dal ritrovamento di un secchio d’acqua accanto alla salma si e’ desunto che avesse provato a spegnere le fiamme.

Le immagini delle telecamere hanno permesso di scoprire che l’incendio era di matrice dolosa e dai fotogrammi gli inquirenti hanno identificato i presunti responsabili. Non sono ancora del tutto chiare le ragioni per cui i due indagati hanno agito ma nelle prossime ore potranno fornire la loro versione nel corso dell’udienza di convalida. Gli inquirenti ipotizzano contrasti tra la vittima e gli indagati.

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