Giudiziaria

“Minacce agli agenti nel carcere di Agrigento”, sei detenuti a processo 

Sono accusati di aver minacciato e strattonato alcuni agenti della polizia penitenziaria di Agrigento

Pubblicato 11 mesi fa

Entra nel vivo il processo a carico di sei detenuti, all’epoca dei fatti associati nella casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento, accusati di aver minacciato e strattonato alcuni agenti della polizia penitenziaria. Il procuratore Salvatore Vella ed il sostituto Giulia Sbocchia, dopo aver concluso le indagini, hanno disposto la citazione a giudizio. Sul banco degli imputati siedono Rosario Moscato, 32 anni di Gela; Paolo Vitellaro, 32 anni di Gela; Antonino Capizzi, 50 anni di Palermo; Alfonso Fiammetta, 49 anni di Catania; Gaetano Licata, 40 anni di Santa Maria Capua Vetere; Pietro Flamia, 65 anni di Palermo. 

Il processo è in corso davanti il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Fulvia Veneziano. In una prima udienza sono stati sentiti gli agenti della polizia penitenziaria, persone offese nel procedimento. Il prossimo 14 settembre si gli imputati si sottoporranno all’esame e saranno ascoltati anche i testimoni citati dalla difesa. I fatti al centro dell’inchiesta risalgono al 2018. 

I sei detenuti erano tutti reclusi nel carcere di Agrigento quando, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbero rivolto minacce ad un ispettore e ai suoi assistenti: “Ti scippu a testa e ci iocu a palluni pezzo di sbirro” oppure “Il suo collega ci ha mancato di rispetto e pertanto se lo vedo al reparto gli spacco la testa e gli faccio vedere come avviene una vera aggressione da parte dei detenuti”. 

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Salvatore Cusumano, Giovanni Castronovo, Giuseppe Bongiorno, Vincenzo Giambruno, Igor Runfola, Cristina Alfieri e Rosario Prudenti. 

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