Giudiziaria

Torture a Licata, 23enne ai domiciliari

Uno degli indagati lascia il carcere e va ai domiciliari

Pubblicato 3 anni fa

Il Tribunale del Riesame di Palermo, accogliendo l’istanza avanzata dall’avvocato Santo Lucia, ha sostituito la misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari nei confronti del 23enne Gianluca Sortino, fermato con altre due persone lo scorso gennaio a Licata con l’accusa di aver torturato, sequestrato e picchiato alcuni invalidi civili per poi postare le immagini sui social.

Il Tribunale della Libertà ha ritenuto che il ruolo di Sortino, incensurato e al quale si contesta un solo episodio, sia marginale nell’intera vicenda.  Il fermo di indiziato di delitto, firmato dal procuratore Luigi Patronaggio e dal pm Gianluca Caputo, era stato disposto per Antonio Casaccio, 26 anni; Gianluca Sortino, 23 anni e Angelo Marco Sortino, 36 anni.

I licatesi, assistiti dall’avvocato Santo Lucia, durante l’udienza di convalida del fermo, si erano avvalsi della facolta’ di non rispondere. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Licata proseguono per accertare eventuali altri episodi di cui si sarebbero resi protagonisti e identificare alcuni complici.

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