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Inchiesta su Energeticambiente, due arresti e autoparco sequestrato (ft e vd)

All’alba di questa mattina i militari del Centro anticrimine natura di Palermo, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, hanno arrestato Giovanni Maria Picone e Benedetto Cottone, rispettivamente il responsabile operativo per l’Italia meridionale e  il procuratore di […]

Pubblicato 5 anni fa

All’alba di questa mattina i militari del Centro anticrimine natura di Palermo, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, hanno arrestato Giovanni Maria Picone e Benedetto Cottone, rispettivamente il responsabile operativo per l’Italia meridionale e  il procuratore di 2° livello con funzioni di capo cantiere della società Energeticambiente srl, società appaltatrice del servizio di gestione integrata dei rifiuti per il Comune di Alcamo.

Le indagini, in corso dal settembre 2018
e sviluppate anche mediante il ricorso a intercettazioni telefoniche e di captazione
delle immagini, sono state condotte dai militari del Nucleo investigativo
polizia ambientale agroalimentare e forestale (Nipaaf) sotto la direzione del
Procuratore Aggiunto Marzia Sabella e dei sostituti procuratori Dario Scaletta
e Laura Siani.

L’esito dell’attività ha permesso di contestare agli
odierni indagati il reato di attività organizzate per il traffico illecito di
rifiuti e il reato di inquinamento ambientale. Le condotte poste in essere
consistevano nel sistematico sversamento dei rifiuti liquidi prodotti dalla
frazione organica dei rifiuti urbani, nonché nella dispersione delle terre da
spazzamento prelevate dal servizio di pulizia delle strade.

Le continuate condotte consentivano, da una parte, un significativo
ed illecito abbattimento dei costi in favore della società aggiudicataria del
servizio, dall’altra, evidenti compromissioni e deterioramenti delle matrici
ambientali costantemente sottoposte agli illeciti sversamenti. Il sito interessato
dalle operazioni illecite è ubicato in Comune di Partinico (Pa), all’interno di
un’area originariamente destinata ad autoparco aziendale della società Energeticambiente
srl ma dalla stessa impiegata come centro occulto di stoccaggio e smaltimento
rifiuti speciali ed urbani pericolosi e non pericolosi.

Contestualmente all’esecuzione delle misure
restrittive, sono state effettuate perquisizioni personali e locali presso le unità
operative della società aventi sede nelle province di Palermo e Trapani che
hanno portato al sequestro preventivo dell’area oggetto degli sversamenti, di
dieci autocarri adibiti al servizio di raccolta e trasporto rifiuti, nonché di
documentazione acquisita anche presso i competenti uffici del Comune di Alcamo.

Le indagini hanno consentito di individuare
anche gran parte dei soggetti che hanno materialmente concorso alla
realizzazione dei reati, risultano infatti indagate, in
concorso con gli arrestati, altre otto persone tutte dipendenti della
Energeticambiente.

È stata deferita all’A.G., in relazione ai reati
contestati, anche la stessa Energeticambiente per gli illeciti previsti dalla
legge penale speciale in materia di responsabilità amministrativa da reato per
le persone giuridiche.

L’odierna attività costituisce il punto di partenza
sulla base del quale gli investigatori svilupperanno eventuali ed ulteriori
ipotesi di reato a carico di altri soggetti e per profili connessi alla
possibile turbata libertà degli incanti.

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