Barchino di migranti si ribalta a largo di Lampedusa: tra le vittime (almeno 26) una neonata
Altra tragedia nonostante le condizioni ottimali del mare: almeno venti i morti, tra 20 e 30 la stima delle persone disperse
Sarebbero due i barconi naufragati a largo di Lampedusa. Lo hanno raccontato alcuni dei 61 superstiti che sono giunti a terra a bordo delle motovedette. I morti sarebbero 20. Otto sono già stati portati sull’isola.
Le due imbarcazioni cariche di migranti, secondo quanto hanno raccontato i superstiti, sarebbero partite ieri sera da Tripoli, in Libia. Una delle due, nel viaggio verso la Sicilia, avrebbe iniziato ad imbarcare acqua e successivamente si sarebbe ribaltata. Alcuni dei migranti sarebbero riusciti a spostarsi sull’altra imbarcazione ma molti sarebbero caduti in acqua. Anche la seconda imbarcazione, però, essendo stracarica si sarebbe ribaltata. Verso mezzogiorno oggi il barcone semiaffondato è stato avvistato da un elicottero della Guardia di Finanza a circa 14 miglia a Sud di Lampedusa: subito è scattato l’allarme e da Lampedusa sono partite le motovedette della Guardia Costiera, della Finanza e di Frontex. Sui due barconi, sempre secondo i racconti dei sopravvissuti, ci sarebbero stati tra i 90 e i cento migranti. I 61 naufraghi superstiti sbarcati a Lampedusa, e già trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola, stanno iniziando a riferire quanto è accaduto. I
dispersi – le ricerche sono in corso – potrebbero essere tra 20 e 40. Medici, psicologi e operatori di Euaa (Agenzia dell’Unione europea per l’asilo), con l’aiuto dei mediatori culturali, stanno sottoponendo a controlli i superstiti. Non sembrano esserci emergenze sanitarie e non ci sono minori non accompagnati tra le persone sopravvissute.
Aggiornamento
Almeno venti i morti, tra 20 e 30 i dispersi. Tra le vittime ci c’è anche una neonata. Le condizioni generali dei migranti, che sarebbero partiti dalla Libia un paio di giorni fa, non destano preoccupazioni. Uno dei due barconi è stato individuato già capovolto a circa 13 miglia dall’isola, da un elicottero della Guardia di Finanza. L’allarme è scattato immediatamente: in zona sono intervenute diverse motovedette della Guardia Costiera, delle Fiamme Gialle e di Frontex. Le ricerche dei dispersi proseguono via mare e via cielo, con l’impiego di motovedette ed elicotteri.
Fra i primi 8 cadaveri giunti a Lampedusa, e già portati alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, ci sono una neonata, 2 uomini adulti, 2 donne e 3 adolescenti (due maschi e una femmina). Fra pochi minuti verranno sbarcate a molo Favarolo altre 5 salme.
Aggiornamento
“Sono 60 le persone sopravvissute al naufragio dei due barconi a 18 miglia da Lampedusa, tra loro vi sono 56 uomini e 4 donne”. Lo fa sapere la Croce Rossa Italiana, che gestisce l’hotspot di contrada Imbriacola. Sono venti invece i cadaveri recuperati. “Non si hanno al momento notizie certe sulla presenza di altre persone a bordo delle due imbarcazioni il cui viaggio, iniziato da Zawiya, in Libia, si sarebbe interrotto improvvisamente in mare per cause ancora da accertare” dice la Croce rossa. Quattro persone sono state portate al poliambulatorio per le visite mediche.
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Oltre ai due migranti senza vita trovati all’interno del barcone capovolto, i militari di Guardia costiera e Guardia di finanza hanno ripescato altri 4 cadaveri. Salgono a 26, al momento, dunque le vittime accertate dei due naufragi avvenuti a largo di Lampedusa. Stando ai racconti dei superstiti, i dispersi dovrebbero essere complessivamente fra 30 e 40.