Canicattì

Canicattì, no alla sospensione della pena per killer della Stidda

I giudici della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso avanzato dai legali della difesa con cui chiedevano la sospensione della pena nei confronti di Santo Gioacchino Rinallo, 60 anni di Canicattì, uno dei tre membri del commando che uccise nella guerra di mafia tra Cosa Nostra e Stidda i fratelli Ribisi di Palma di […]

Pubblicato 4 anni fa

I giudici della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso avanzato dai legali della difesa con cui chiedevano la sospensione della pena nei confronti di Santo Gioacchino Rinallo, 60 anni di Canicattì, uno dei tre membri del commando che uccise nella guerra di mafia tra Cosa Nostra e Stidda i fratelli Ribisi di Palma di Montechiaro. Lo scrive il quotidiano La Sicilia.

Rinallo, condannato all’ergastolo e in carcere da oltre vent’anni, è stato ammesso già dal 2017 a scontare la pena in semi-libertà. Il 60enne chiedeva la sospensione in virtù di un percorso detentivo caratterizzato da buona condotta, da lavori in carcere e da una manifestazione di reinserimento sociale.

Per i giudici della Corte di Cassazione, però, non ci sarebbe una totale dissociazione dal proprio passato criminale e mafioso.

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