Favara

Faida Favara-Liegi: sette imputati scelgono l’abbreviato; Vardaro rinviato a giudizio

Compariranno in udienza il prossimo 14 ottobre, aula bunker dell’Ucciardone

Pubblicato 4 anni fa

Solo Carmelo Vardaro, 44 anni, di Favara ha scelto di andare a processo con il rito ordinario e comparirà  il prossimo 26 ottobre avanti la Corte d’Assise di Agrigento presieduta da Alfonso Malato. Gli altri sette imputati, invece hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato dal Gup del Tribunale di Palermo Claudia Rosini e compariranno in udienza il prossimo 14 ottobre, aula bunker dell’Ucciardone, data in cui i pubblici ministeri inizieranno la requisitoria.

E’ giunta ad una svolta l’inchiesta denominata “Mosaico” che ha fatto luce sulla scia di sangue sull’asse Favara – Liegi. Otto complessivamente  gli imputati  e sette hanno chiesto di essere giudicati col rito abbreviato: Antonio Bellavia, 48 anni, residente in Belgio; Calogero Bellavia, 30 anni, di Favara; Calogero Ferraro, 43 anni, di Favara; Calogero Gastoni, 38 anni, di Agrigento; Carmelo Nicotra, 39 anni, di Favara; Gerlando Russotto, 31 anni, di Favara;; Vincenzo Vitello, 64 anni, di Favara.

Le indagini della squadra Mobile di Agrigento, con la collaborazione della Mobile di Palermo e della polizia belga, hanno consentito di ricostruire la “scia” di sangue con 5 omicidi consumati, e altrettanti tentati (commessi tra Liegi e Favara tra il 2016, ed il 2018), e altri due tentati omicidi mai denunciati.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dai pm Claudio Camilleri, Calogero Ferrara, Alessia Sinatra e Gianluca De Leo.

Tre gli omicidi contestati: quello di Mario Jakelich, avvenuto il 14 settembre del 2016 in Belgio (contestato ai Bellavia e a Vardaro), quello ai danni di Carmelo Ciffa, ucciso in pieno giorno a Favara il 26 ottobre del 2016 (contestato ai Bellavia) e quello ai danni di Emanuele Ferraro, ucciso a Favara l’8 marzo del 2018: il delitto e’ contestato a Gastoni. Lo stesso Di Stefano sarebbe stato vittima di due tentati omicidi: il primo in occasione dell’omicidio di Jakelich e il secondo, il 23 maggio del 2017, a Favara, nel magazzino di Nicotra: anche in questo caso la vittima designata era lui ma si salvo’ e resto’ solo ferito.

Nell’inchiesta sono confluiti una serie di segmenti investigativi su un vasto giro di armi, droga ed episodi di criminalita’ connessi agli agguati. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Salvatore Cusumano, Salvatore Virgone, Giuseppe Barba, Samantha Borsellino, Angelo Farruggia, Annalisa Russello e Giacomo La Russa.

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