Mafia

Mafia, 35 anni dall’omicidio del piccolo Claudio Domino

Ucciso a 11 anni il 7 ottobre 1986

Pubblicato 3 anni fa

Sono passati 35 anni dall’omicidio di Claudio Domino, ucciso a 11 anni il 7 ottobre 1986. E oggi sono soprattutto i bimbi, i piccoli studenti, a ricordarlo. Prima davanti alla scuola Borgese-XXVII Maggio, con l’iniziativa “Una lettera per Claudio”, letta dai piccoli alunni; poi l’incontro con i ragazzi delle scuole presso il sagrato della cattedrale dal titolo “Le Classi dai banchi vuoti”. tra i presenti Vincenzo Agostino e le Agende rosse. Alle 11.30 la messa. Sul sagrato della Cattedrale presentata l’installazione realizzata con 109 banchi vuoti con sulle sedie 109 magliette bianche con i nomi dei bambini vittime delle mafie. Domani, sempre sul sagrato della cattedrale, l’iniziativa “Le classi dai banchi vuoti”, ospitera’ Angelo Sicilia e i suoi pupi antimafia e poi Salvo Piparo. Sabato alle 10.30 al centro il tema “Sport e legalita’”. Alle ore 18, di fronte alla “Federico II”, la presentazione del libro “Al posto sbagliato: storie di bambini vittime di mafia”, di Bruno Palermo.

 “Ogni anno il 7 ottobre dopo la cerimonia davanti la lapide la messa e il cimitero rientriamo a casa ci isoliamo dal mondo chiusi nel nostro dolore. Quest’anno e’ un anno diverso, dopo la trasmissione del 5 maggio di Atlantide de La 7, abbiamo deciso che dovevamo dare voce a nostro figlio e a tutti gli altri 108 bambini vittime innocenti di mafia. Nasce cosi’ l’evento di stamane dedicato a tutti i bambini ha come titolo Le Classi dai banchi vuoti”. Lo dice Graziella Accetta, la mamma del piccolo Claudio Domino, ucciso a 11 anni, il 7 ottobre 1986. Cosi’, trentacinque anni dopo, i protagonisti sono soprattutto i piccoli studenti: prima davanti alla scuola Borgese-XXVII Maggio, con l’iniziativa “Una lettera per Claudio”, letta dai piccoli alunni; poi l’incontro con i ragazzi delle scuole presso il sagrato della cattedrale dal titolo “Le Classi dai banchi vuoti”, con l’installazione realizzata con 109 banchi vuoti e altrettante magliette bianche con i nomi dei bambini vittime delle mafie. Aggiunge Graziella rivogendosi ai bimbi: “I semini se li tratti con amore non muoiono mai, e voi piccoli semini fino a quando sarete ricordati sarete per sempre vivi. La terra di Claudio la Sicilia e’ terra di amore, di arte, di cultura, di paesaggi, di sole, di mare, di legalita’, di sport”.

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