Mafia, chiesti 400 anni di carcere per il clan dei barcellonesi
L'accusa chiede condanne per un totale di quasi 400 anni di carcere nel processo scaturito dall'inchiesta sui nuovi assetti della mafia di Barcellona Pozzo di Gotto
L’accusa chiede condanne per un totale di quasi 400 anni di carcere nel processo scaturito dall’inchiesta sui nuovi assetti della mafia di Barcellona Pozzo di Gotto. Al centro dell’udienza preliminare, presieduta dal gup di Messina, Simona Finocchiaro, il troncone con 39 indagati che hanno chiesto il rito abbreviato. Oggi i pubblici ministeri Vito Di Giorgio, Fabrizio Monaco e Antonella Frada’ hanno chiesto condanne che vanno da 20 anni fino a due anni di reclusione per un totale di 396 anni. La richiesta della condanna a 20 anni ciascuno e’ stata avanzata per i barcellonesi Carmelo Vito Foti e per Mariano Foti, considerati esponenti di spicco della famiglia barcellonese. Inoltre i pubblici ministeri hanno chiesto 18 anni per Salvatore Gatto. Dopo l’intervento dell’accusa sono cominciati quelli di parte civile e difesa.
E’ stato gia’ previsto un calendario di udienze fino a dicembre. Secondo l’accusa Carmelo Vito Foti e Mariano Foti una volta usciti dal carcere avrebbero assunto il controllo di buona parte delle attivita’ della organizzazione e avrebbero concordato una gestione collettiva delle estorsioni con un ritorno alla cassa comune da prelevare nelle festivita’ di Pasqua, Natale e Ferragosto. Al centro dell’udienza preliminare i risultati dell’operazione condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina lo scorso febbraio che aveva portato a 86 arresti per, a vario titolo, associazione di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico mafioso, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di armi, incendio, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, con l’aggravante del metodo mafioso. L’udienza preliminare si era aperta per 67 indagati in 22 sono stati gia’ rinviati a giudizio, altri hanno scelto di patteggiare mentre 39 stanno procedendo con l’abbreviato.