Mafia, il testimone Cutrò: “la mia azienda chiusa per negligenza dello Stato”
Dalle perizie desecretate viene fuori che l'azienda di Cutrò era un'azienda sana
“Ho perso l’azienda non per colpa della mafia ma per gli errori e la negligenza dello Stato”. Torna a parlare il testimone di giustizia Ignazio Cutrò dopo essere venuto a conoscenza solo ora dei contenuti delle perizie, precedentemente secretate, le quali attestano la regolarità della sua azienda e dichiarano che l’azienda “si ritrovò in quelle condizioni a causa di provvedimenti sbagliati della pubblica amministrazione cioè dello Stato“.
“La verità prima o poi emerge ed oggi tutti sanno che Ignazio Cutrò aveva ed ha ragione da vendere nel chiedere che sia fatta Giustizia per sé e la sua impresa. Con la desecretazione delle perizie è chiaro a tutti che l’azienda Cutrò era una azienda sana, un modello imprenditoriale positivo, un’azienda che produceva, otteneva commesse e che aveva speranze nel futuro in un contesto economico-imprenditoriale fortemente inquinato dalla mafia“, continua cosi Cutrò il quale chiede di poter tornare a fare l’imprenditore e avere giustizia.