Mafia

Mafia, la moglie del boss Lo Piccolo ai domiciliari

Per problemi di salute

Pubblicato 2 anni fa

Il tribunale di sorveglianza di Messina ha concesso la detenzione domiciliare a Rosalia Di Trapani, 74 anni, moglie e madre dei boss pluriergastolani Salvatore e Sandro Lo Piccolo e di Calogero Lo Piccolo, altro capomafia del mandamento palermitano di Tommaso Natale, a Palermo.

La donna, condannata per estorsione a otto anni di carcere, era stata ospite di una struttura per anziani della Citta’ dello Stretto, perche’ gia’ due anni fa, all’inizio della pandemia, il suo stato di salute era risultato incompatibile col regime carcerario, dato che era stata operata per un tumore. Ora, secondo i magistrati di sorveglianza peloritani, questa situazione non e’ mutata e la permanenza in carcere – la detenuta cammina su sedia a rotelle e non e’ autosufficiente – sarebbe contraria al senso di umanita’.

Da qui l’accoglimento dell’istanza presentata dagli avvocati Alessandro Campo e Salvatore Silvestro: per un anno la signora Lo Piccolo restera’ a casa della nipote. La condanna a otto anni era legata al ruolo di regista di un’estorsione attribuito all’imputata, che avrebbe sfruttato la propria posizione di moglie del boss per imporre le regole della “famiglia” a un imprenditore che intendeva aprire un’attivita’ commerciale nel quartiere di Tommaso Natale. Il paradosso e’ che gli altri coinvolti nella vicenda, sia il presunto mediatore dell’estorsione che la vittima, accusata di avere negato l’evidenza, erano stati poi scagionati e l’unica condannata era stata proprio Rosalia Di Trapani. (AGI)

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