Agrigento

Mafia, vedova accusa boss ergastolano: “Lui ha ucciso mio marito “

Maria Chicchirillo, vedova dell'imprenditore Diego Passafiume, indica in aula l'ergastolano Filippo Sciara

Pubblicato 3 anni fa

“E’ lui, lo riconosco. Posso sbagliarmi perchè sono passati tanti anni ma a me sembra lui”.

Maria Chicchirillo, vedova dell’imprenditore Diego Passafiume, indica in aula l’ergastolano Filippo Sciara, collegato dal carcere di Parma e inquadrato in volto, dopo aver tolto la mascherina.

Lo ha fatto al processo, in corso davanti alla Corte di assise di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara (a latere Giuseppe Miceli) a carico del cinquantaseienne boss ergastolano di Siculiana, accusato dell’omicidio dell’imprenditore edile ucciso a 41 anni il 22 agosto 1993, a Cianciana. La donna si trovava in auto col marito, la madre, la nipote e due figli.

“Un commando – ha detto – è entrato in azione e ha sparato all’impazzata, stavamo andando in campagna a festeggiare l’anniversario di matrimonio”. Passafiume morì sul colpo. La suocera e la nipote dell’imprenditore restarono ferite.

La vedova, che si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Danilo Giracello, ha confermato in aula, seppure con qualche indecisione legata al decorso del tempo, che uno dei componenti del commando sarebbe Sciara. In passato lo aveva fatto riconoscendolo da un album fotografico.

La donna, rispondendo anche al pm Alessia Sinatra e al difensore dell’imputato, l’avvocato Carmelo Terranova, ha ricostruito le fasi dell’agguato. Diego Passafiume, secondo quanto hanno accertato le indagini, non si sarebbe piegato alle regole che le cosche volevano imporre nella gestione degli appalti e dei sub-appalti. (AGI)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *