Mafia

Stragi, morte Borsellino è da ricercare nei 57 giorni dopo uccisione giudice Falcone

“Le cause della morte di Borsellino sono nei 57 giorni che lo separano dalla strage di Capaci” e “nella gestione del rapporto Mafia e Appalti”. Lo ha detto l’avvocato Fabio Trizzino, legale dei familiari del magistrato Paolo Borsellino, costituiti parte civile nel processo in cui il latitante Matteo Messina Denaro e’ imputato per essere uno dei mandanti […]

Pubblicato 5 anni fa

“Le cause della morte di Borsellino sono nei 57 giorni che lo separano dalla strage di Capaci” e “nella gestione del rapporto Mafia e Appalti”. Lo ha detto l’avvocato Fabio Trizzino, legale dei familiari del magistrato Paolo Borsellino, costituiti parte civile nel processo in cui il latitante Matteo Messina Denaro e’ imputato per essere uno dei mandanti delle stragi del 1992. “Finalmente abbiamo un’occasione unica, cioe’ di processare un vero capo che ha aderito totalmente alla strategia stragista di attacco al cuore delle istituzioni nazionali”, ha aggiunto il legale.

“Noi dobbiamo fare l’analisi delle parole di Borsellino, che ha lasciato detto qualcosa che potesse guidare gli investigatori verso la possibilita’ di scoprire le ragioni e i motivi della sua morte – ha aggiunto l’avvocato Trizzino – noi dovremmo fare un’esegesi delle parole di Borsellino evitando di contaminare quelle che erano le sue conoscenza prima di Capaci e cio’ che acquisi’ in quei 57 giorni, in cui trovo una plausibile spiegazione nell’accelerazione”. Nel corso della sua arringa, il legale che rappresenta i familiari del giudice ha parlato delle “collaborazioni tardive di Claudio Martelli, Liliana Ferraro, Alessandra Camassa e Massimo Russo, da cui abbiamo saputo delle cose che creano un rinnovato dolore”.

Dopo l’uccisione di Giovanni Falcone, la Mafia siciliana aveva stabilito l’eleminazione di Calogero Mannino, ma poi l’obbiettivo immediato divento’ Paolo Borsellino. “Da quanto ci raccontano i collaboratori di giustizia, la virata avviene tra il 3 e il 20 giugno”, ha aggiunto l’avvocato Trizzino. “Cosa succede? L’autorita’ giudiziaria di Catania, con il sostituto procuratore Felice Lima, stava interrogando Giuseppe Lipera del 13-14-15 giugno 1992. Noi dobbiamo capire se alcune di quelle informazioni possano essere finite a Borsellino e questo e’ importante perche’ potremmo iniziare a vedere la finalita’ preventiva di bloccare Borsellino sul fronte del dossier ‘Mafia e Appalti'”.

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