“Licata Sicura”, firmato protocollo in Prefettura: ecco di cosa si tratta
Verrà istituita una cabina di regia che coinvolgerà non soltanto le forze dell'ordine ma anche il mondo della chiesa e della scuola
Un patto tra le istituzioni, con il coordinamento della Prefettura di Agrigento, per prevenire e reprimere fenomeno di intolleranza, violenza e l’azione della criminalità organizzata in un territorio difficile come quello di Licata. E’ stato siglato questa mattina il protocollo “Licata Sicura” alla presenza del Prefetto di Agrigento Cocciufa e del sindaco Pino Galanti.
“La firma di questo protocollo è la conseguenza di quel lavoro iniziato alcuni mesi fa in una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza in seguito ad alcuni fatti molto gravi verificatisi in quella realtà. La situazione di Licata è molto complessa sia dal punto di vista sociale, per i livelli molto alti di disoccupazione, e anche per la permeabilità dell’organizzazione criminale. Il patto, se ben seguito e organizzato, potrà consentire un approccio condiviso di collaborazione con il comune. L’elemento importante è una cabina di regia presieduta da un mio dirigente che coordinerà le forze dell’ordine e sarà formata anche dalla polizia locale, da esponenti della diocesi e del mondo scolastico. Un approccio non soltanto repressivo ma anche preventivo.” ha dichiarato il Prefetto.
Presenti anche i vertici delle forze dell’ordine della provincia: il Questore Rosa Maria Iraci, il colonnello Vittorio Stingo e il colonnello Rocco Lopane. Presente tra gli altri anche l’Arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano e un Rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale.
Il Patto “Licata Sicura” costituisce un importante strumento innovativo di collaborazione tra Istituzioni rispetto ad una realtà particolarmente complessa nella quale è comunque forte l’esigenza di una costante “attenzione” dal punto di vista della prevenzione e della repressione di fenomeni particolarmente diffusi, di degrado e devianza, anche al fine di migliorare il livello di cittadinanza attiva e di partecipazione sociale.
“L’Ente locale deve essere coinvolto perché conosce il territorio. E’ giusto che le autorità intervengano sul territorio per prevenire tali fenomeni.” ha dichiarato il sindaco di Licata, Pino Galanti.