Bonifica impianto Omnia, Antoci interroga l’UE e Cambiano il Governo Regionale
A quasi due anni dall'incendio si chiede la rimozione dei rifiuti e la bonifica dei luoghi
A quasi due anni dall’incendio del 20 gennaio 2024 che ha colpito un impianto di stoccaggio rifiuti Licata, la situazione dell’area resta irrisolta, senza che risultino avviate operazioni decisive di messa in sicurezza, rimozione dei rifiuti e bonifica, con il rischio di gravi ricadute su ambiente e salute pubblica.
Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci (M5S) ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea, chiedendo quali verifiche intenda effettuare sulle misure adottate dalle autorità italiane dopo l’incendio, sulla gestione dei residui post-evento e sul rispetto delle norme UE in materia ambientale, inclusi monitoraggi di aria, suolo e acque e la trasparenza delle informazioni ai cittadini.
“Non possiamo accettare che, a distanza di tanto tempo, manchino ancora risposte chiare e interventi concreti” dichiara Antoci. “La tutela della salute e dell’ambiente deve essere una priorità assoluta.”
L’iniziativa a livello europeo si affianca a un’azione istituzionale coordinata in ambito regionale. I deputati del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana, con primo firmatario Angelo Cambiano, hanno infatti presentato un’interrogazione al Presidente della Regione siciliana.
“A distanza di quasi due anni dall’incendio, non risulta alcun intervento risolutivo né l’attivazione dei poteri sostitutivi” dichiara Cambiano. “È una situazione gravissima: l’area presenta ancora rifiuti combusti e non combusti, anche pericolosi, con un evidente rischio per la salute pubblica e per l’ambiente. Con questa interrogazione chiediamo alla Regione Siciliana di porre fine a ogni inerzia e di intervenire immediatamente, come la legge impone, per la messa in sicurezza e la bonifica del sito, recuperando poi i costi dai soggetti responsabili. La tutela del territorio di Licata non può più essere rinviata”.
“Continueremo a lavorare su tutti i livelli istituzionali” conclude Antoci “per garantire controlli, trasparenza e tempi certi. Licata merita risposte, non ulteriori rinvii”.






