Agrigento

Intervista al sindaco Miccichè: “Non ho la bacchetta magica, troppe eredità pesanti”

Intervista di Diego Romeo al sindaco di Agrigento Franco Miccichè

Pubblicato 3 anni fa

Negli scorsi giorni le narrazioni dell’antimafia e della prefetto Cocciufa hanno lasciato il segno come pure è preoccupante che il presidente di una associazione, il prof Enzo Di Natali, trovi l’ospedale di Agrigento   carente nei servizi ospedalieri. Addirittura qualcuno ha chiesto alla Prefetto di fare i nomi. A me sembra che su queste situazioni  nessuno possa chiamarsi fuori.  Nel suo ensemble politico- amministrativo  ne avete discusso e preso atto?

“Certamente l’allarme lanciato dal Prefetto nei giorni scorsi non può cadere nel vuoto. Abbiamo colto il senso del suo messaggio e ci stiamo adoperando per offrire risposte concrete ad una situazione sociale e culturale che risulta essere preoccupante. Occorre comunque fare squadra, unire tutte le forze  istituzionali e sociali, la chiesa, le organizzazioni di categoria. Fare rete e promuovere azioni capaci di smuovere le coscienze ed innescare una inversione di tendenza”.

Sulle colonne di Grandangolo abbiamo additato  alcuni vecchi  problemi che oggi sono diventati esigenze, come l’aeroporto, il Parco dell’Addolorata da cedere  almeno in uso al Parco Archeologico, la via di fuga dal colle di Girgenti con una Cattedrale e un quartiere che restano sempre “prigionieri” della natura del terreno nonostante tutte le soluzioni ingegneristiche,  e poi la piazza don Minzoni   che rimane l’unica piazza d’Italia dinanzi una Cattedrale con un parcheggio abusivo.  E poi  siamo ritornati indietro nel tempo subendo acqua inquinata e perfino distribuita col contagocce.

“Sulle criticità all’Ospedale chiederò un incontro con commissario Zappia per conoscere la situazione reale e per capire in che maniera sia possibile intervenire, secondo le mie competenze, per garantire dei servizi sanitari più efficienti. La via di fuga, i parcheggi, la carenza di acqua. Sono situazioni che ahimè ho ereditato dalle precedenti amministrazioni. Come ho detto più volte in altre occasioni non ho la bacchetta magica per risolvere in un attimo problematiche che si trascinano da decenni. Quello che posso assicurare è che io e la mia Giunta siamo al lavoro per programmare interventi, anche a lungo termine, che possano trovare il supporto di altri Enti “attori” e insieme trovare le giuste soluzioni”.

A proposito delle piazze di Agrigento, la sua amministrazione sta dimostrando una attenzione benemerita alle cucciolate di cani e gatti abbandonati, però poi non ci si accorge che limitando i parcheggi in piazza san Giacomo si toglie privacy ai cittadini  disabili  di cui lei è a conoscenza perché ha già ricevuto alcune  proteste. In merito cosa intenderebbe fare?

“Questa amministrazione comunale intende tutelare anche i cani e i gatti per dare una nuova impronta di civiltà. Sulla via San Giacomo è già allo studio una soluzione che possa soddisfare le esigenze dei cittadini diversamente abili. Ho già avuto contatti con queste persone e spero presto di potere dare delle risposte”.

Pare che ad Agrigento dovrebbe arrivare un pacchetto di aiuti monetari. Avete già pensato cosa fare e come spenderli?

“Qualunque finanziamento arrivi, verrà investito per il miglioramento della vivibilità della nostra città. Mi riferisco ai servizi, alla viabilità interna e poi al potenziamento dei servizi della nettezza urbana, ma anche alla modernizzazione e all’evoluzione green. Ci sono già due importanti progetti in fase avanzata che riguardano il centro storico e la zona antica del Villaggio Mosè. Punteremo a valorizzare le periferie”.

Cosa può fare un sindaco per evitare clamorose bucature come la chiusura della Casa Natale di Pirandello? Distretti, consorzi e ferrovie Kaos annunciano vagoni ferroviari lussuosissimi da “Orient express” per la noblesse dei turisti (mentre come denuncia il quotidiano “Repubblica” sulla tratta Palermo_Milano si utilizzano  vecchie e poco confortevoli carrozze),  e poi si spendono 240 mila euro per una mostra di sculture nella Valle dei templi. Ma siamo consapevoli  che cosa rappresenta la Valle dei templi  venduta  ai capi di alcune multinazionali  (che non pagano le tasse in Italia) per 100mila euro come fosse una escort? Per questo le chiedo: lei farebbe una mostra d’arte nella Cappella Sistina?

“Non mi pare che nessun Ente pubblico abbia speso questa cifra per la realizzazione della mostra alla Valle dei Templi. E’ stato l’organizzatore “Mondo Mostre” a sostenere i costi per l’allestimento, né il Comune, né il Parco Archeologico. Sono eventi che comunque proiettano l’immagine della Valle e della città in palcoscenici nazionali ed internazionali. E comunque sull’Arte non credo si possa discutere. La bellezza è una percezione soggettiva”.

Certamente avrà dato un’occhiata al cartellone del Teatro Pirandello? C’è qualche spettacolo in particolare che vorrebbe vedere?

“Il cartellone del Teatro Pirandello? Sarà una stagione particolare, quella della ripresa, della ripartenza post covid. Per me sono tutti spettacoli che meritano di essere visti. Io ci sarò, tutte le volte che potrò.  Con la mia città, con i miei concittadini, per condividere momenti di cultura, di bellezza e di storia”.

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