Sicilia, siglata intesa per il rinnovo contratto collettivo regionale di lavoro
Schifani: "un passo importante"
“La pre intesa siglata oggi sul rinnovo del contratto collettivo regionale di lavoro (CCRL) 2022-2024 per il comparto non dirigenziale della Regione Siciliana prevede incrementi economici significativi che segnano un importante passo avanti verso la riduzione del divario retributivo rispetto agli altri contratti del pubblico impiego. L’obiettivo perseguito è quello di valorizzare il personale regionale, riconoscendone il ruolo essenziale nell’erogazione dei servizi ai cittadini e nel funzionamento della macchina amministrativa”. Lo scrivono in una nota Francesco Lucchesi, segretario confederale Cgil Sicilia, Francesco Fucile segretario generale della Fp Cgil Sicilia e Salvo Lipari coordinatore del comparto regionali della Fp Sicilia, dopo la firma dell’ipotesi di accordo in questione che prevede a regime, a decorrere dall’1 gennaio 2024, aumenti mensili di 122,36 euro per i coadiutori, di 161,93 euro per gli assistenti, di 193,71 euro per i funzionari.
“Sono aumenti – affermano gli esponenti della Cgil e della Fp regionali- che recuperano quasi interamente l’inflazione del triennio 22/24 dimostrando che, in una dinamica positiva di relazioni sindacali, si possono dare le giuste risposte alla questione salariale dei dipendenti pubblici”. Cgil e Fp sottolineano che “si apre adesso la prospettiva di una nuova stagione contrattuale”. Chiedono quindi al Governo regionale di “fornire le linee guida necessarie per l’apertura del tavolo di trattativa per il rinnovo del triennio 2025-2027 per proseguire nel percorso di aggiornamento e valorizzazione del personale”. “Questo risultato – sostengono Lucchesi, Fucile e Lipari- rappresenta un segnale concreto di attenzione verso i lavoratori della Regione siciliana e costituisce la base per una contrattazione futura sempre più equa e moderna”. Cgil e Fp Sicilia sottolineano che “nonostante si siano raggiunti incrementi salariali maggiori rispetto ai Ccnl stipulati presso l’Aran nazionale continueranno a battersi con determinazione per sollecitare interventi che portino a recuperare il gap tra incrementi stipendiali e inflazione del triennio sottoscritto”.
Schifani, rinnovo contratto regionali è risultato importante
“Il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti dell’amministrazione regionale è un importante risultato e il segnale concreto del rispetto che questo governo ha nei loro confronti”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando la sottoscrizione, all’Aran Sicilia, della pre-intesa sul contratto collettivo regionale di lavoro 2022-2024. “Con questo rinnovo, che arriva a distanza di circa 12 mesi dall’ultimo e dopo 15 anni di blocco – prosegue Schifani, anche in qualità di assessore ad interim della Funzione pubblica -, abbiamo colmato i pesanti ritardi che erano stati accumulati rispetto alle altre pubbliche amministrazioni del Paese. Un impegno, anche in termini di risorse, che ci vede impegnati a rendere nuovamente attrattivo il lavoro alla Regione. Ma la soddisfazione per i contenuti di questo contratto non si limita solo alla parte economica ma anche alle innovazioni sul piano normativo”. Tra le principali novità, la riorganizzazione degli orari di lavoro, più orientati al risultato piuttosto che basati solo sulla presenza fisica in ufficio, attraverso la previsione, per esempio, della settimana corta; introdotte anche nuove indicazioni per lavoro agile e il lavoro da remoto e previsti nuovi strumenti di age management che serviranno per favorire, attraverso forme di tutoraggio, lo scambio di competenze intergenerazionale all’interno dell’amministrazione. “Ringrazio il commissario straordinario dell’Aran Sicilia Accursio Gallo, per l’impegno profuso in questi mesi per arrivare a questo traguardo. Una riorganizzazione della macchina amministrativa – conclude – che è fondamentale per affrontare le sfide per la crescita e lo sviluppo dell’Isola che ci attendono e che sono legate agli importanti risultati economici e finanziari ottenuti dal mio governo”.


