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Avaria al traghetto per Lampedusa: odissea per 122 passeggeri; Martello chiede rescissione contratto con Siremar

Ennesima odissea per 122 passeggeri che con la nave Lampedusa dovevano raggiungere l’isola delle Pelagie. La nave, partita da Porto Empedocle alle 23, ha avuto una avaria al motore destro è di conseguenza è dovuta tornare indietro facendo rientro in modo lento alle 04,15. Fermo dunque il collegamento marittimo; arrivata in sostituzione del traghetto Sansovino […]

Pubblicato 4 anni fa

Ennesima odissea per 122 passeggeri che con la nave Lampedusa dovevano raggiungere l’isola delle Pelagie. La nave, partita da Porto Empedocle alle 23, ha avuto una avaria al motore destro è di conseguenza è dovuta tornare indietro facendo rientro in modo lento alle 04,15.

Fermo dunque il collegamento marittimo; arrivata in sostituzione del traghetto Sansovino che si trova in porto per dei lavori tecnici dopo che ha perso il portellone, anche questa nave adesso è ferma per avaria.

“Rescissione del contratto di servizio con la Siremar e risarcimento danni per la comunità di Lampedusa e Linosa”. Sono le richieste del sindaco Totò Martello in merito ai continui problemi nel collegamento navale gestito dalla compagnia di navigazione in base ad un contratto di servizio firmato con la RegioneSiciliana. “Avarie al motore, guasti meccanici, ritardi, partenze annullate, disservizi a bordo – aggiunge Martello – sono questi, troppo spesso, i tratti distintivi dei traghetti utilizzati dalla Siremar per i collegamenti con Lampedusa e Linosa. Chiedo all’assessorato regionale ai Trasporti di rescindere il contratto di servizio con la Siremar, che evidentemente non è in grado di rispettarlo. Al tempo stesso siamo pronti a promuovere un’azione legale per chiedere il risarcimento per i danni provocati dalla Siremar alle nostre isole dal momento che ai disservizi ai residenti si sono aggiunti, specie durante la stagione estiva, quelli causati ai turisti che hanno determinato cancellazioni di prenotazioni e mancata attività lavorativa sulle nostre isole”.

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