Giudiziaria

Cellulari e droga, ecco come Rinzivillo gestiva i traffici dal carcere di Agrigento 

Almeno otto cellulari, tre diverse utenze telefoniche e stupefacente da consumare personalmente o da cedere ad altri detenuti nel carcere di Agrigento

Pubblicato 2 giorni fa

Almeno otto cellulari, tre diverse utenze telefoniche e stupefacente da consumare personalmente o da cedere ad altri detenuti nel carcere di Agrigento. L’inchiesta “The Wall” della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta – che ha portato all’arresto di quindici persone ritenute parte di una organizzazione dedita al traffico di droga per conto della famiglia mafiosa gelese dei Rinzivillo – ha messo in luce anche alcune “falle” nel sistema carcerario.

I sequestri di telefonini e stupefacente nelle case circondariali sono ormai all’ordine del giorno e il trend – così come denunciato da più parti – è in netta salita segno di un mercato vivo, spinto anche dai droni e dall’esigenza di comunicare. Ed è proprio quello che è accaduto (questa volta) nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento. Protagonista è Giovanni Rinzivillo, cognome pesante, ritenuto ingranaggio fondamentale dell’intero gruppo, motivo per il quale gli viene contestata anche l’aggravante di essere uno dei promotori.

Le indagini dei carabinieri hanno accertato come Rinzivillo, nonostante fosse detenuto, sia riuscito a mantenere i contatti con il cognato Grillo Rocco, detenuto presso il carcere di Ancona, e con i familiari terminali operativi sul territorio impegnati fattivamente nella gestione dei traffici di stupefacente. Nel periodo di monitoraggio è emerso che Rinzivillo abbia utilizzato complessivamente tre diverse utenze telefoniche inserite all’interno di otto dispositivi cellulari. Cellulari ma anche stupefacente all’interno del carcere. Come in occasione di un colloquio avvenuto il 16 novembre 2024 quando riuscì ad entrare in possesso di un panetto di hashish. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress