Furto su incarico della cosca di Santa Margherita Belice: due arresti a Catania
I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso lo scorso 7 luglio dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Palermo, hanno arrestato il 53enne Carmelo Bruno ed il 44enne Roberto Carobene, entrambi di Motta Sant’Anastasia. I due erano stati coinvolti nelle attività investigative coordinate dalla […]
I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso lo scorso 7 luglio dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Palermo, hanno arrestato il 53enne Carmelo Bruno ed il 44enne Roberto Carobene, entrambi di Motta Sant’Anastasia.
I due erano stati coinvolti nelle attività investigative coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo nell’ambito dell’operazione “Icaro” del 2015 e, nello specifico, avevano ricevuto incarico da parte di un esponente della “famiglia” mafiosa di Santa Maria del Belice, Giacomo La Sala, di compiere, in quel comune, un furto di mezzi per il movimento terra ai danni di una ditta edile appaltatrice di lavori pubblici.
Recita il capo di imputazione a suo tempo sottoscritto dall’autorità giudiziaria: perchè in concorso tra loro e con un quarto complice allo stato non identificato, il La Sala quale ideatore e committente del furto e gli altri tre quali esecutori materiali, a fine di profitto si impossessavano di un bobcat di proprietà della Cienne Group sottraendo il mezzo al legale rappresentante pro tempore che lo deteneva all’interno del cimitero di Santa Margherita Belice ove erano in corso lavori di ampliamento, con l’aggravante dell’essere stato commesso il furto da almeno tre persone, su beni allocati in uno stabilimento pubblico e esposto per necessità e consuetudine alla pubblica fede; con l’ulteriore aggravante dell’aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416bis c.p. ed al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra”. In Santa Margherita Belice il 07.07.2014.
L’arresto del Carobene è avvenuto in viale Mario Rapisardi intorno alle 17.30 allorché una pattuglia della radiomobile ha notato transitare una Fiat 500 con due persone a bordo e, insospettiti dall’atteggiamento degli occupanti, hanno proceduto al controllo della stessa. A seguito dei primi accertamenti i militari hanno appurato che il passeggero si identificava proprio in Roberto Carobene, destinatario del predetto provvedimento. Al termine delle verifiche su suo conto, è inoltre emerso che il Carobene risulta essere percettore di Reddito di Cittadinanza.
Per quanto riguarda il Bruno, invece, i militari della “Squadra Lupi” avevano avviato un’attività info-investigativa, che ha consentito di rintracciare ed arrestare il predetto catturando presso un noto bar sito in via Adamo, nel quartiere San Cristoforo. Entrambi gli arrestati, che dovranno espiare la pena di 4 anni di reclusione per furto aggravato dal metodo mafioso, sono stati associati al carcere catanese di Bicocca