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Mafia, confiscato terreno a Tarallo: restituiti ai familiari beni e conti

Tarallo è stato arrestato nel 2012 nella maxi operazione “Nuova Cupola”

Pubblicato 3 anni fa

I giudici della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento, accogliendo in larga parte le deduzioni della difesa, hanno disposto la restituzione di un’azienda, due fabbricati e alcuni rapporti bancari ai familiari di Giovanni Tarallo, 35enne di Santa Elisabetta, condannato a 12 anni e 2 mesi di carcere nell’ambito dell’operazione antimafia “Nuova Cupola”. I giudici hanno disposto altresì la confisca definitiva di un fabbricato a Santa Elisabetta di proprietà dello stesso Tarallo. 

Quest’ultimo è stato arrestato nel 2012 nella maxi operazione “Nuova Cupola” e condannato a dodici anni di reclusione. Secondo quanto accertato dalle indagini, Tarallo avrebbe ricoperto il ruolo di braccio destro di Francesco Ribisi, di Palma di Montechiaro, che voleva riorganizzare le famiglie mafiose dell’agrigentino seguendo le indicazioni del boss Leo Sutera. Per Tarallo, una volta scarcerato, scatterà anche la misura della sorveglianza speciale per la durata di tre anni.  

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