Naro, condannato a 30 anni per omicidio torna ai domiciliari
Era stato arrestato lo scorso ottobre per aver violato le prescrizioni imposte dal regime di detenzione domiciliare ospitando la fidanzata in casa e usando addirittura Facebook. Per questo motivo Vladut Lupascu, condannato in primo grado insieme al padre a trent’anni di reclusione per l’omicidio di un connazionale avvenuto a Naro, era stato rispedito in carcere. […]
Era stato arrestato lo scorso ottobre per aver violato le prescrizioni imposte dal regime di detenzione domiciliare ospitando la fidanzata in casa e usando addirittura Facebook. Per questo motivo Vladut Lupascu, condannato in primo grado insieme al padre a trent’anni di reclusione per l’omicidio di un connazionale avvenuto a Naro, era stato rispedito in carcere.
La difesa del giovane rumeno, rappresentata dall’avvocato Diego Giarratana, ha presentato ricorso al Riesame che ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare. Lupascu, dunque, può tornare ai domiciliari.
Ma io la giustizia non la capisco proprio che significa 30 anni per omicidio ,e li sconta ai domiciliari ,in piu’ uno che li ha pure violati. A questo punto e con queste pene ridicole tutti gli assasssini possono andare ai domiciliari e stare belli a casa a fare i fatti loro.Mi complimento con la giustizia e i giudici Italiani anzi siciliani anzi agrigentini,il caso Rakete fa scuola.Scusate ho sbagliato non si chiama GIUSTIZIA QUESTA E’ INGIUSTIZIA.SONO SCHIFATO A DIR POCO
non dico quello che veramente penso per non avere delle denuncie.Complimenti e bravi continuate a lavorare cosi.