Una donna al comando del clan, arrestata Grazia Santapaola: è la cugina del boss Nitto
Cugina del vertice storico della famiglia mafiosa catanese, Benedetto Santapaola, e moglie di Salvatore Amato, già a capo del gruppo Ottantapalmi
I carabinieri del Ros hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelar,e emessa dal gip di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, a carico di Grazia Santapaola, cugina del vertice storico della famiglia mafiosa catanese, Benedetto Santapaola, e moglie di Salvatore Amato, già a capo del gruppo Ottantapalmi, attivo all’interno dei Santapaola-Ercolano. Nel corso di molteplici indagini della sezione Anticrimine di Catania emergerebbe il “ruolo preponderante” della donna, indagata per 416 bis, che, spiega la Procura di Catania, “non avrebbe agito semplicemente come moglie e parente di vertici del sodalizio, ma avrebbe volutamente rivestito il ruolo di associata, esercitando li potere mafioso derivante dalla sua appartenenza alla ‘famiglia di sangue'”.
Innumerevoli gli episodi che la vedrebbero protagonista nel gestire direttamente gli affari illeciti del clan, il cui storico vertice resta li marito Turi Amato, per garantirne il sostentamento e per assicurare quello delle famiglie dei detenuti. In diverse circostanze sarebbe stata proprio Grazia Santapaola, “la figura autorevole, riconosciuta anche da altri gruppi mafiosi”, spiegano gli investigatori, che si sarebbe occupata della gestione di affari illeciti nel centro storico della città (dove il gruppo Ottantapalmi trova la sua naturale collocazione) o della risoluzione di svariate criticità, come il contrasto che ci sarebbe stato con il clan Nardo. In questo caso Grazia Santapaola sarebbe intervenuta per la difesa del figlio di Francesco Santapaola, ‘Ciccio campetto’, già reggente della famiglia mafiosa e attualmente detenuto.




