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Bono e Milioti denunciano la presenza a Sciacca di 350 cani randagi liberi di riprodursi

A Sciacca, per iniziativa dei consiglieri Giuseppe Milioti e Calogero Bono, torna alla ribalta il fenomeno del randagismo. “Continuano le segnalazioni da più zone della città e da diversi residenti – dicono i due consiglieri – sembra adesso che la zona preferita dai randagi sia Via delle sequoie ma branchi sono segnalati alla Perriera, lungo […]

Pubblicato 5 anni fa

A
Sciacca, per iniziativa dei consiglieri Giuseppe Milioti e Calogero
Bono, torna alla ribalta il fenomeno del randagismo. “Continuano
le segnalazioni da più zone della città e da diversi residenti –
dicono i due consiglieri – sembra adesso che la zona preferita dai
randagi sia Via delle sequoie ma branchi sono segnalati alla
Perriera, lungo la cosiddetta Panoramica, in centro storico e in zona
San Calogero. I fatti

– continuano Bono e Milioti – dicono
con certezza che questa amministrazione continua a procedere in
retromarcia su questo come su tutte le questioni più importanti e
che nessuna forza d’urto è stata apportata dai nuovi assessori
tant’è vero che continuano ad emergere dati allarmanti che ci
consegnano, tra il 31 dicembre 2018 ed il primo trimestre 2019,
ancora circa 350 cani privi di transponder identificativi, non
sterilizzati e liberi di riprodursi. L’amministrazione

– dichiarano i consiglieri Bono e Milioti – deve
comunicare alla città se:

ha programmato una attenta campagna di cattura cani nei luoghi dove
vi e’ maggiore concentrazione, specie nelle zone balneari e
turistiche; se ha acquistato tutte le attrezzature utili per svolgere
il servizio di cattura cani; se sono state avviate le procedure per
incrementare le adozioni e la reimmissione in libertà dei cani dei
canili, per consentire l’ingresso dei cani catturati; come mai dal
mese di gennaio a tutt’oggi sono stati sterilizzati presso
l’ambulatorio veterinario comunale solo 22 cani; come mai
l’amministrazione non ha messo il servizio veterinario nelle
condizioni di aumentare il numero delle sterilizzazioni considerato
che la regione ha finanziato per la provincia di agrigento 170.000
euro per l’aumento delle sterilizzazioni che i comuni devo richiedere
all’ASP dopo la cattura dei cani.

I due consiglieri concludono con l’auspicio che la città non si
ritrovi nei mesi a venire a piangere altri episodi spiacevoli che già
una volta ci hanno visto negativamente protagonisti a livello
nazionale.

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