“Sfruttavano dipendenti”, arrestati tre commercianti cinesi
Avrebbero sottoposto 3 lavoratori italiani a condizioni di sfruttamento
I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Palermo, con i militari del Nucleo operativo del gruppo tutela lavoro di Palermo, hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di un intero nucleo familiare, padre di 51 anni, madre di 50 e figlio di 27 anni, tutti cinesi, accusati di sfruttamento del lavoro ed estorsione, reati commessi tra il 2019 ed il 2021. L’indagine e’ stata coordinata dalla procura di Termini Imerese. Proprio a Termini i tre gestivano un emporio.
Secondo quanto accertato dai carabinieri i tre assumevano, impiegavano ed utilizzavano manodopera, sottoponendo 3 lavoratori italiani a condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di bisogno, facendoli lavorare oltre l’orario previsto, sottopagandoli rispetto al contratto nazionale e in violazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, con l’aggravante per aver commesso il fatto con minaccia di licenziamento. Inoltre, dopo aver corrisposto sulle carte prepagate di 2 dei 3 dipendenti, quanto indicato in busta paga, li costringevano a restituire parte dell’importo versato.