Sicilia

Smart working in Sicilia, l’assessore Grasso: “Inopportune le dichiarazioni del ministro Dadone”

«Troviamo sorprendenti e inopportune le dichiarazioni odierne del ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone. Il momento di assoluta emergenza che vive l’intero Paese, infatti, impone a tutta la politica di parlare il linguaggio della verità e di tenersi lontani dalle polemiche campate per aria. Leggendo i giornali, purtroppo, pare che non sia questo il caso del ministro. La Regione Siciliana, […]

Pubblicato 4 anni fa

«Troviamo sorprendenti e inopportune le dichiarazioni odierne del ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone. Il momento di assoluta emergenza che vive l’intero Paese, infatti, impone a tutta la politica di parlare il linguaggio della verità e di tenersi lontani dalle polemiche campate per aria. Leggendo i giornali, purtroppo, pare che non sia questo il caso del ministro. La Regione Siciliana, esattamente al pari di quanto indicato e fatto dal Ministero, ha dato piena attuazione alle direttive sullo smart working per i dipendenti e sono dunque prive di fondamento le parole di Dadone riguardo l’inesistente “rifiuto” della Sicilia a seguire le disposizioni di legge».

Lo afferma l’assessore alla Funzione pubblica della Regione Siciliana Bernardette Grasso,a seguito di un’intervista del ministro Fabiana Dadone secondo cui «in tutta la Regione Siciliana i dipendenti non sono stati messi in smart working». «Nel complesso – illustra l’assessore Grasso – la Regione Siciliana ha emanato tre direttive specifiche fin dal 9 marzo, imponendo ai direttori dei Dipartimenti di individuare le attività indifferibili e chiarendo che il lavoro agile costituisce la via ordinaria per lo svolgimento delle prestazioni dei dipendenti, in rispetto delle restrizioni anti-coronavirus. Una parte di lavoratori rimane sul posto – specifica l’assessore – poiché utile a garantire quelle funzioni emergenziali e non delocalizzabili individuate dai direttori dei Dipartimenti, e comunque ricorrendo massicciamente alle turnazioni. Ai direttori generali è stato inoltre chiarito che le azioni attuate durante l’emergenza saranno specificatamente tenute in considerazione in sede di valutazione di comportamenti e risultati amministrativi».
«Rispediamo dunque al mittente – conclude l’assessore Bernardette Grasso – la ricostruzione ingenerosa e decontestualizzata del ministro Dadone, e cogliamo anzi l’occasione per ringraziare tutti quei dipendenti della Regione che, nonostante le ovvie difficoltà, stanno dando il massimo giorno dopo giorno».

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