Sicilia

Aborto, Cgil: “garantito dalla legge ma troppi medici obiettori”

In Sicilia solo 54% delle strutture e' attrezzato per praticarlo

Pubblicato 2 anni fa

“Il diritto all’aborto nel nostro Paese e’ garantito da una legge dello Stato, tuttavia esercitarlo non e’ scontato o facile vista la gran quantita’ di medici obiettori”: lo sostiene la Cgil Sicilia con la segretaria regionale Gabriella Messina e la responsabile del dipartimento politiche sociali Elvira Morana. Le due esponenti sindacali giudicano gravissimo quanto accaduto negli Stati Uniti con la sentenza della Corte Suprema americana “che e’ intervenuta su un diritto civile delle donne cosa che fa temere un nuovo medioevo anche per altri diritti”. E che, cosa ancora piu’ grave, sottolineano “sta dando fiato alle trombe di certa destra nostrana che vorrebbe farci tornare con prepotenza indietro su una materia regolata dalla legge e validata anche da un referendum”. Quanto alla situazione siciliana, Messina e Morana rilevano che il tasso di obiettori medici ginecologi e’ dell’81,6%, degli anestesisti del 73,1%, del personale non medico dell’86%.. Delle strutture solo il 54% e’ attrezzato per l’Ivg e le carenze determinano che c’e’ una struttura dove un medico non obiettore ha un carico da solo del 16,2. “Sul servizio come da tempo richiesto all’ assessore e alla commissione legislativa sanita’ – dicono Messina e Morana- andrebbe effettuata una lettura mirata. I dati rivelano infatti una inadeguatezza. attuale del servizio e la necessita’ di rivedere l’organizzazione sul territorio a garanzia della salute delle donne e dei medici non obiettori, urgenza che riguarda anche i consultori”. 

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