Palermo

Bancarotta, licenziano dipendenti ma avevano soldi all’estero: arresati due imprenditori

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, al termine di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo di Regione ed eseguendo un provvedimento emesso dal Tribunale, hanno posto agli arresti domiciliari due noti imprenditori -Giuseppe Valguarnera, e la compagna Caterina Di Maggio, ex amministratrice, vedova dello storico patron dell’azienda, Enzo, deceduto nel […]

Pubblicato 5 anni fa

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, al termine di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo di Regione ed eseguendo un provvedimento emesso dal Tribunale, hanno posto agli arresti domiciliari due noti imprenditori -Giuseppe Valguarnera, e la compagna Caterina Di Maggio, ex amministratrice, vedova dello storico patron dell’azienda, Enzo, deceduto nel 2000 – operanti nel settore caseario, e sequestrato somme per circa 5 milioni di euro e un’azienda, che sarà da oggi gestita da un amministratore giudiziario. 

L’ordinanza di custodia cautelare recepisce l’esito delle indagini delle Fiamme Gialle, secondo le quali la società proprietaria di una industria casearia dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo è stata nel tempo completamente ”svuotata”. 

“Ciò è dipeso da una serie di scelte gestionali in palese conflitto con gli interessi della società fallita, ma utili a realizzare gli scopi personali degli amministratori”, dicono le Fiamme gialle. Gli arrestati hanno, infatti, “orchestrato e diretto un articolato sistema di società finalizzato ad aggirare le norme – dicono gli inquirenti – Innanzitutto, i crediti vantati dall’industria casearia nei confronti di altri soggetti sono stati artificiosamente svalutati, dopodiché l’azienda, il cui valore è stato stimato in oltre 9 milioni di euro, è stata fittiziamente affittata ad un’altra società, così da completarne lo ‘’svuotamento”.

 A tali attività erano state fatte seguire, false rilevazioni contabili ed operazioni finanziarie che hanno coinvolto anche società di diritto estero, sulle quali sono state fatte confluire ingenti quantità di denaro”. La Guardia di Finanza prosegue la propria azione a rispetto delle regole di mercato e della libera concorrenza, a tutela degli operatori economici e dei lavoratori onesti e rispettosi delle regole. 

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