Sicilia

Coronavirus, Grasso: “la Sicilia prima in Italia per smart working”

“Fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus, il Governo Musumeci ha compiuto uno sforzo deciso per mettere in campo lo smart working negli uffici. Abbiamo subito varato ben tre specifiche direttive per garantire la sicurezza del personale, contenere il contagio e riorganizzare il lavoro da casa, vigilando sui dipartimenti e prevedendo specifica valutazione dei comportamenti di dirigenti e lavoratori. Oggi arrivano […]

Pubblicato 4 anni fa

“Fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus, il Governo Musumeci ha compiuto uno sforzo deciso per mettere in campo lo smart working negli uffici. Abbiamo subito varato ben tre specifiche direttive per garantire la sicurezza del personale, contenere il contagio e riorganizzare il lavoro da casa, vigilando sui dipartimenti e prevedendo specifica valutazione dei comportamenti di dirigenti e lavoratori. Oggi arrivano i numeri del ministero della Pubblica amministrazione a certificare il valore dei risultati da noi raggiunti: la Sicilia è, infatti, la prima Regione in Italia per numero di dipendenti collocati in regime di lavoro agile”. Lo dice l’assessore alla Funzione pubblica della Regione siciliana, Bernardette Grasso, dopo le rilevazioni del ministero nell’ambito del monitoraggio sullo smart working nelle Regioni a seguito dell’emergenza Covid-19. “Questo dato premia la buona volontà di tutta la macchina burocratica isolana e ci motiva ad andare ancora avanti su questa direzione – prosegue Grasso -. Ben 7800 unità di personale hanno svolto e svolgono la loro funzione per via telematica, il dato assoluto più alto d’Italia, mentre la percentuale complessiva dell’Isola si attesta sul 60 per cento per l’incidenza sul dato di lavoratori come custodi dei musei e forestali, non ricompresi nello smart working. L’impegno del Governo Musumeci ha portato buoni frutti, spronandoci a mettere in programma nuovi investimenti sulla modernizzazione per via digitale della Pubblica amministrazione, uno dei punti del nostro programma”, conclude l’assessore alla Funzione pubblica. 

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