Agrigento

Coronavirus, sanificazione Tribunale Agrigento

Saranno effettuate il 19 Marzo le operazioni di sanificazione presso il Palazzo di Giustizia di Agrigento. L’accesso sarà interdetto sia per il 19 marzo 2020, sia per il 20 marzo 2020 al fine di permettere l’azione e lo smaltimento delle sostanze igienizzanti. Le eventuali udienze direttissime o per processi non rinviabili con detenuti, avverrà presso […]

Pubblicato 5 anni fa

Saranno effettuate il 19 Marzo le operazioni di sanificazione presso il Palazzo di Giustizia di Agrigento.

L’accesso sarà interdetto sia per il 19 marzo 2020, sia per il 20 marzo 2020 al fine di permettere l’azione e lo smaltimento delle sostanze igienizzanti. Le eventuali udienze direttissime o per processi non rinviabili con detenuti, avverrà presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Agrigento.

Per le eventuali richieste cautelari e Tso sarà predisposto un turno di reperibilità. Il personale di turno sarà reperibile tramite la custodia dell’autorimessa del Palazzo, all’utenza telefonica n. 0922 527464.

E’ stato
anche disposta dal dirigente amministrativo una riduzione della presenza del
personale e, nei prossimi giorni, entrerà a pieno regime il lavoro agile per la
quasi totalità dei dipendenti.

In
questo momento di grande preoccupazione, gli Uffici pongono la sicurezza e la
salute dei lavoratori al centro dell’attenzione e sono sempre pronti ad
adottare le misure necessarie per fronteggiare ogni evenienza.​

Sull’argomento si registra l’iniziativa dell’avvocato agrigentino Salvatore Pennica, che a seguito del primo sospetto caso di Coronavirus ad Agrigento che avrebbe colpito un pensionato di Aragona (il sindaco del Comune ha, tuttavia informato che i test sono stati negativi ndr), proveniente dalla Lombardia, che sembrerebbe imparentato ovvero coniuge di una impiegata del tribunale di Agrigento nel settore dell’area penale ha inviato una lettera al Procuratore Luigi Patronaggio, al Presidente del tribunale di Agrigento Dott. Pietro Falcone, al Commissario del COA di Agrigento Avv. Salvatore Silvio Miceli, al Prefetto di Agrigento Dario Caputo, al Sindaco di Agrigento Calogero Firetto, chiedendo la sanificazione di tutte le aule del Tribunale. Richiesta sicuramente di buon senso che, tuttavia, giunge dopo la pianificazione del piano di bonifica di Palazzo di giustizia.

Di seguito la lettera dell’Avvocato Salvatore Pennica.

Nei giorni scorsi ho rispettato le ordinanze emanate che imponevano celebrare le udienze a porte chiuse, di mantenere le distanze rivolte precipuamente agli avvocati invitati, rectius giustamente obbligati, ad accedere uno per volta nelle aule seppur in quei siti spesso le presenze degli operatori del diritto dipendenti del Ministero erano superiori a due per stanza. Dura lex sed lex: le ordinanze si eseguono e sono state rispettate.
Da ieri, giorno 16.3.2020, circola diffusamente la notizia del primo sospetto caso di cononavirus ad Agrigento che avrebbe colpito un pensionato di Aragona, proveniente dalla Lombardia, che sembrerebbe imparentato ovvero coniuge di una impiegata del tribunale di Agrigento nel settore dell’area penale; quell’ area che ho frequentato fino a quando non è stato emanato il decreto di sospensione delle udienze. Chiedo di accertare la fondatezza della notizia e segnalarVi ove fosse vera, scientificamente certa, l’esigenza di sanificare tutte le aule del tribunale valutando Sig. Ministro della Repubblica l’esigenza di chiudere il tribunale di Agrigento fino ad avvenuto totale ripristino della condizioni di sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
Poi non volendo fare prevalere in questa nota la formazione giuridica mi permetto solo segnalare che ove fosse vera la diagnosi la dipendente aveva l’obbligo di informare il dirigente, in siffatta direzione sarebbe auspicabile esigere il rispetto dei doveri e dei diritti come si è preteso giustamente dalla classe , termine forse un po demodè, degli avvocati.
Fiducioso,conclude l’avvocato Pennica, con tono assertivo e spirito di collaborazione, spero di ritornare a frequentare un luogo, il tribunale di Agrigento, esente da focolai di infezione, confidando sul vostro tempestivo intervento istituzionale a garanzia della salute di quanti siamo chiamati a calpestare ogni giorno la polvere dei pavimenti del tempio della Giustizia”.

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