Il gruppo “Agrigento non si arrende” consegna due ventilatori respiratori all’Ospedale di Agrigento
“Abbiamo consegnato al reparto di Terapia intensiva dell’Ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento i due ventilatori polmonari acquistati negli scorsi giorni e ci stiamo impegnando a reperire altro materiale utile e necessario nella lotta contro il coronavirus, ma senza la collaborazione di ognuno di noi tutto questo non basterà a fermare il virus”. A […]
“Abbiamo consegnato al reparto di Terapia intensiva dell’Ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento i due ventilatori polmonari acquistati negli scorsi giorni e ci stiamo impegnando a reperire altro materiale utile e necessario nella lotta contro il coronavirus, ma senza la collaborazione di ognuno di noi tutto questo non basterà a fermare il virus”.
A lanciare l’appello sono i rappresentanti del gruppo “Agrigento non si arrende”, nato per volontà di alcuni professionisti sanitari della provincia e allargatosi presto a numerosi esponenti della società civile e ai cittadini.
A dettarne l’esigenza sono i dati sulle denunce per non ottemperanza al Decreto resi noti dalle forze dell’ordine e il rimbalzare in rete di messaggi che sembrano togliere impellenza alla necessità di essere attenti e responsabili.
“È necessario seguire le regole indicate dal Governo nazionale e da quello regionale. È necessario restare a casa ed uscire solo se davvero necessario, una sola persona, solo se estremamente necessario e non più di una volta al giorno, dichiara in una nota uno dei fondatori, il dott. Leo Russo. È necessario effettuare il distanziamento sociale per ridurre la possibilità di propagazione del virus e, per quanto riguarda le persone venute da fuori, specialmente da zone dove la patologia si è manifestata con percentuali più alte, occorre ribadire la stretta necessità di seguire strettamente quelle che sono le indicazioni relative all’isolamento, cioè stare soli, non a contatto con altre persone. Se seguiremo queste regole sarà decisamente più fattibile combattere contro la minaccia del virus. Fare di testa nostra può costare decisamente caro a noi stessi e agli altri”.