Libera, Don Ciotti a Lampedusa per la staffetta della Pace
Don Ciotti ha accolto i ragazzi di Lampedusa in via Roma per la staffetta della pace 'Libera la Natura'.
“La pace va per-corsa. Dobbiamo correre insieme verso la pace, sentire l’urgenza di raggiungerla. La pace è un cammino fatto anche di ostacoli e salite, ma che non può fermarsi di fronte a quelli. Ecco il perché di questa staffetta: una corsa collettiva per sottolineare la responsabilità di ognuno nel costruire la pace. La pace si costruisce prima di tutto nel pensiero. Occorre pensarla possibile come alternativa concreta alla violenza, strada praticabile e non semplice fantasia di menti ingenue”. Così il fondatore di Libera Luigi Ciotti parlando questa mattina ai ragazzi di Lampedusa riuniti in via Roma per la staffetta della pace ‘Libera la Natura’. Gli studenti si sono passati tra le mani la bandiera della pace insieme a tre staffettisti di eccezione: Luigi Ciotti, presidente di Libera, il sindaco di Lampedusa e Linosa Filippo Mannino e Lucilla Andreucci responsabile nazionale Libera Sport.
“Coltivare pensieri di pace significa anche fare spazio alla pace dentro di noi, imparare a guardarci con affetto nei nostri limiti, fragilità e contraddizioni – ha aggiunto don Ciotti – Se siamo in pace, guarderemo pacificamente a chi ci sta intorno. La pace si costruisce poi nel linguaggio. Oggi c’è troppa aggressività già nel parlare. Si semplifica, si polarizza, si litiga. Servono invece parole chiare, ma miti. La pace ha bisogno anche del silenzio, per riflettere e soprattutto per ascoltare gli altri. La pace si costruisce nei gesti quotidiani. È nelle nostre mani. I veri pacifisti sono costruttori di pace, che concretamente si sporcano le mani per realizzare ciò in cui credono: i diritti, la giustizia, la libertà e la dignità per ogni essere umano”.