“Minecraft”, dopo le condanne scattano gli arresti per 4 esponenti del clan Cappello
Sono stati condannati a pene residue che variano tra gli otto e i dodici anni di reclusione
Personale della Polizia di Stato di Catania ha tratto in arresto in esecuzione di distinti ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania: Emilio Cangemi, 50 anni; Giuseppe Spartano, 36 anni; Giuseppe Di Stefano, 48 anni; Giuseppe La Rocca, 30 anni; Giovanni Santoro, 42 anni.
I predetti, coinvolti nell’operazione denominata “Minecraft”, scattata il 28 gennaio 2021 e condotta dalla Squadra Mobile di Catania, unitamente al Servizio Centrale Operativo, sono stati condannati a pene residue che variano tra gli otto e i dodici anni di reclusione, per vari titoli di reato tra cui associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione abusiva di armi, con l’aggravante di aver commesso i fatti al fine di agevolare l’operatività dell’organizzazione di stampo mafioso.
Nell’operazione, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, vennero sottoposte a fermo nove persone, ritenute appartenenti al clan Cappello –Bonaccorsi ed ulteriori quattro vennero arrestate in flagranza perché detenevano numerose armi e diversi quantitativi di stupefacenti per conto del gruppo criminale d’appartenenza.
Durante le perquisizioni, eseguite nei villaggi balneari di Campo di Mare e Ippocampo di Mare, all’epoca roccaforti della compagine criminale, venne rinvenuto, infatti, un vero e proprio arsenale composto da fucili d’assalto e di precisione, pistole, innumerevoli munizioni e giubbotti antiproiettile.
L’operazione permise, inoltre, di sequestrare oltre 22 chilogrammi di marijuana essiccata e oltre 70 piante, unitamente a tutta l’attrezzatura necessaria alla coltivazione e al confezionamento, nonché, complessivamente la somma di circa 250 mila euro, ritenuta compendio delle attività criminali.