Economia

Negozi in franchising: i vantaggi dell’affiliato, costi e iter burocratico

In tanti desiderano mettersi in proprio ed avviare un’attività che coincide con le proprie passioni e competenze ma non tutti possiedono le risorse per aprire un negozio in totale autonomia. Se ci si affida ad una rete franchising le possibilità per aprire un’attività commerciale aumentano e si entra a far parte di un modello di […]

Pubblicato 3 anni fa

In tanti desiderano mettersi in proprio ed avviare un’attività che coincide con le proprie passioni e competenze ma non tutti possiedono le risorse per aprire un negozio in totale autonomia.

Se ci si affida ad una rete franchising le possibilità per aprire un’attività commerciale aumentano e si entra a far parte di un modello di business già collaudato che permette di posizionarsi sin da subito tra i leaders del mercato di riferimento e di acquisire una parte del pubblico di riferimento amante del marchio franchisor.

I passaggi da seguire per aprire un negozio, tramite franchising o da indipendente, sono pressoché gli stessi ma attraverso una formula franchising è possibile godere di vantaggi ed agevolazioni pensati appositamente per supportare l’affiliato.

Attraverso una ricerca online puoi trovare una lista franchising con tutti i marchi in franchising con cui realizzare una propria idea di business in base alle formule proposte.

Quali sono i vantaggi e svantaggi del franchising

Tra i vantaggi più apprezzati dagli affiliati troviamo l’assistenza del franchisor durante la fase di apertura, dove la casa madre offre una consulenza fiscale, burocratica e commerciale che permette di ottenere tutti i requisiti per l’apertura di un’attività commerciale.

La formazione iniziale è dedicata agli imprenditori affiliati, attraverso cui il franchisor condivide competenze e informazioni utili sulla gestione dell’attività, politica aziendale e supporto al cliente, mentre i corsi di formazione annuali sono estesi anche ad eventuali dipendenti. La formazione cambia in base al tipo di settore commerciale scelto.

Durante la realizzazione del business plan, il franchisor valuta attentamente la location e consiglia all’affiliato dove aprire l’attività, basando la propria scelta su dei criteri di geomarketing. Una volta scelta la location sarà compito della casa madre di progettare ed allestire il locale, per poi fornire arredamento, strumenti, materiale promozionale e brandizzato, prodotti di vendita e software gestionali.

Uno dei principali vantaggi che si possono ottenere attraverso il franchising riguarda i prezzi vantaggiosi a cui è possibile accedere grazie al potere commerciale dell’azienda franchisor e alla rete di fornitori legati al marchio.

Gli svantaggi da tenere in considerazione riguardano principalmente la tassa d’ingresso (Fee) che può essere applicata una tantum oppure in versione royalty con canone fisso che va ad incidere sul fatturato mensile.

Tutte le aziende franchisor applicano una strategia di marketing e pubblicità efficiente e già testata, utile per sponsorizzare la nuova attività in franchising sia localmente che sul piano nazionale e capace di attirare il pubblico di riferimento, tuttavia è possibile che alcune aziende richiedono un contributo pubblicitario all’affiliato.

Negozi in franchising: adempimenti burocratici e costi

Quando si realizza un business plan è fondamentale redigere il documento inserendo dei costi realistici: l’investimento iniziale varia in base alla categoria di prodotti da vendere e in base a diversi elementi come metratura del locale, posizione e così via.

Generalmente, i locali commerciali hanno degli elementi standard per tutti i settori e riguardano una metratura di 50 mq minimo, la posizione in una zona semi-centrale e tra l’affitto e le utenze iniziali un primo investimento dedicato al locale è di circa 9000 euro.

I franchisor, in base al settore di riferimento, richiedono dai 30 mila euro in su come investimento iniziale dove rientrano anche i costi per l’arredamento, l’adempimento burocratico ed eventuali consulenze professionali, marketing e pubblicità, prima fornitura e beni strumentali.

Per un’attività di franchising low cost è possibile aprire il proprio negozio con un investimento pari o inferiore a 20 mila euro, pur godendo degli stessi vantaggi e agevolazioni di altri settori. L’investimento minimo richiesto di franchisor è di 5 mila euro, dedicato principalmente per l’apertura di un negozio online.

Per avviare un’attività commerciale è necessario avere la Partita Iva, iscriversi al Registro delle Imprese ed aprire le posizioni Inps ed Inail. Prima di aprire l’attività, almeno il mese precedente è necessario inviare una Dichiarazione di Inizio Attività al comune e richiedere il permesso per esporre l’insegna. Grazie al supporto del franchisor, però, tutti gli adempimenti burocratici possono essere svolti con facilità e rapidamente.

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